domenica 31 marzo 2013

Il coniglio pasquale...sepolto nella neve!

Buona Pasqua!
La lepre di PAsqua quest'anno ha nascosto le sue uova colorate...seppellendole nella neve!
Chissà se riusciremo a trovarle?
Andiamo a caccia...seguendo gli indizi che ha disseminato per casa.
Se le troviamo, ve le faremo vedere!


sabato 30 marzo 2013

Pasqua: i segnaposto riciclabili

Siamo quasi al giorno di Pasqua...e diluvia di un diluvio infinito, insopportabile (anche se la pioggia ci piace, ma questo è più un monsone che una pioggia), eterno. E allora oltre ai compiti facciamo altre uova decorate e prepariamo il centrotavola e i segnaposto per domani.

Per il centrotavola abbiamo preso uno dei nostri cestini per il pane e lo abbiamo riempito di paglia marroncina, poi ci abbiamo messo ovetti, pulcini e coniglietti di Pasqua. Qualcuno lo abbiamo riservato per la ricerca delle sorprese lasciate dalla lepre o coniglietto di Pasqua. Lo abbiamo poi arricchito di piume lasciate dalla gallina volante...e ci abbiamo messo gli auguri preparati dall'elfo più grande a scuola:


Per i segnaposto invece abbiamo riutilizzato i nanetti di capodanno e li abbiamo messi in un....cestino riciclabile!

Ovvero delle uova che abbiamo usato per la colomba alcune le abbiamo svuotate con la tecnica dello spillone, altre, quelle di cui occorreva solo il tuorlo, le abbiamo rotte cercando di ottenere un mezzo guscio un po' strano, a forma o metà uovo proprio o come una grotta.

Le abbiamo ben lavate col detersivo per i piatti e poi...abbiamo tirato fuori la neve istantanea di Natale!

E' una polverina contenuta in un sacchetto, aggiungendo acqua moltiplica il suo volume e diventa neve.
Di che cosa si tratta? Ma di un polimero ad alta capacità assorbente, come quelli contenuti nel pannolini usa e getta per bebè. Sono materiali che hanno la capacità di assorbire un volume elevatissimo di acqua e di rilasciarla poi molto lentamente. Così poi riutilizzeremo questo materiale mescolandolo alla terra delle nostre piante, in modo tale che se siamo assenti le piante abbiano una bella riserva d'acqua, come quelle che vendono d'estate.

Ecco l'occorrente:
acqua
colorante alimentare verde
polverina per neve

Abbiamo messo una puntina di colorante alimentare verde all'acqua, poi abbiamo mescolato i 50 cc. di acqua alla polverina-neve mescolando bene perchè venisse un bel verde uniforme. In fondo la nostra doveva essere erba, non neve...
Abbiamo shakerato:
La polverina si è gonfiata e gonfiata e colorata:
Abbiamo preso un recipiente adatto a contenere un uovo, ma abbastanza piccolo da non essere troppo ingombrante come segnaposto:
Ci abbiamo messo un po' di "prato", poi l'uovo, riempito di erbetta fresca per il nanetto:
Ed ecco i nostri segnaposto pronti:






mercoledì 27 marzo 2013

Lavoretti con i bambini: uova decorate e l'albero di Pasqua.

Dom,enica scorsa vi abbiamo mostrato come svuotare le uova per poterle decorare ed eventualmente appendere.

Ecco che cosa ne stiamo facendo noi (sono le uova che abbiamo usato per le due colombe pasquali fatte finora): le stiamo colorando, o, meglio, i bimbi le stanno colorando, e le appendiamo. PEr ora sono appese al nostro candeliere-lampadario, poi le appenderemo all'alberino di Pasqua.

Per fare l'alberino di Pasqua ci servivano dei bei rami, possibilmente con dei rametti che partissero in varie direzioni, per potervi appendere delle cose.

Non sapevamo dove prenderli perchè quelli che abbiamo in garage sono molto grossi, troppo grossi, per il lavoro che dobbiamo fare. Ma siamo stati fortunati: in un giardino di un condominio vicino a una delle scuole dei bimbi hanno potato tantissimi alberi, e alcuni di essi avevano dei rami ceh facevano al caso nostro. Abbiamo fatto loro la posta per una settimana intera, perchè subito dopo la potatura ha cominciato a piovere e non si vedevano mai i giardinieri.
Un giorno però, dopo aver accompagnato il primo bimbo, il secondo mi ha fatto notare che i giardinieri stavano aprendo i cancelli...e allora abbiamo chiesto loro se gentilmente ci potessero dare dei rami, e ce ne hanno dati tantissimi.
Con alcuni di essi abbiamo decorato un vaso che giace tristemente vuoto da mesi sul pianerottolo del nostro e di altri appartamenti; come abbandonato. Abbiamo infilato i rami nelle palline di argilla, abbiamo cercato di farli stare in piedi nel migliore modo e poi li abbiamo decorati.


Con altri faremo il nostro alberino di Pasqua che decoreremo con le nostr uova svuotate.

Alcune rimarrano decorate con colori simili agli acquerelli:

Altri saranno arricchiti di glitter:

Uno è in via sperimentale stato spruzzato con una vernice luminescente, che, dopo essere stata esposta a fonti di luce forte, si ilumina per diverse ore di notte:
Alla fine ognuno ha deciso come farle e ne sono venute fuori di colorate opache, di glitterate, alcune con attaccati dei fiorellini, una con vernice fluorescente, insomma...chi più ne ha più ne metta.

Le nostre uova decorate erano state svuotate praticando i due fori, attraverso i quali ho poi fatto passare un filo di cotone un po' grosso per poterle appendere al nostro albero di Pasqua.

Uovo spruzzato con la vernice luminescente per vetri
Come vedete ci siamo un po' sbizzarriti.

Ovviamente se usate le uova a guscio bianco l'effetto sarà migliore, parlando di colori, o se usate degli acrilici otterrete anche degli effetti più brillanti. Sul candelabro se ne vede anche uno che abbiamo decorato con colla vinilica e glitter blu.

Quest'anno abbiamo usato un piccolo ausilio, per evitare di rompere le uova stringendole troppo, e ci verrà comodo anche per altri lavoretti, si chiama Set per dipingere uova di Pasqua ed è della Heitmann Deco, e lo potete trovare più completo del nostro, ovvero anche con dei colori per decorare le uova sode, oltre a quelli per decorare le uova svuotate che sono come dei piccoli acquerelli.

Volevamo appenderli all'alberino di Pasqua, ma alla fine abbiamo deciso di lasciarli appesi, con la rondine di carta montanata e costruita da K2 partendo da un inserto della Pimpa, al nostro candelabro-lampadario in versione primaverile:
Invece l'alberino di Pasqua l'abbiamo decorato con farfalline, decori in traforo di legno, piccoli innaffiatoi in miniatura, gli stessi che abbiamo usato per decorare l'alberino di PAsqua che abbiamo creato sul pianerottolo:

Vorremmo metterci anche dei fiori di carta come quello arancione che si intravvede sulla destra, ma siamo ancora in fase di creazione!
Mi spiace per la qualità delle foto, ma la luce manca un bel po' in questi giorni grigi e bigi! (e anche un po' freddi). E purtroppo non vi posos far vedere l'effetto di quello luminescente, ottenuto con una vernice spray per decori su vetro, perchè al buio non si vedrebbe nulla e col flash l'effetto si perderebbe.

martedì 26 marzo 2013

La colomba Pasquale versione 2

Qualcuno mi aveva chiesto come è venuta di sapore la colomba di Pasqua ma, purtroppo, non avevo avuto modo di tagliare per mostrare l'interno di una fetta nè di assaggiare perchè la prima l'avevo fatta per regalarla.
Ora ne ho fatta una seconda e ho deciso di tagliarla in anticipo proprio per soddisfare questa curiosità-
Devo dire che è venuta proprio buona, a detta dei tre uomini di famiglia, e oggi ho anche ricevuto un sms che mi diceva che era buona quella partita per la Bretagna!
Eccola qui:

il lievito in ammollo nel latte con un cucchiaino di zucchero
il lievito riattivato
il terzo impasto in lievitazione
fine della lievitazione del terzo impasto
aggiunta dei canditi e delle uvette
(l'impasto si sgonfia quando si aggiungono canditi e uvette)
dopo l'ultima lievitazione (si vede che è arrivata quasi al bordo della forma di carta)
la glassatura
la copertura dopo la cottura (con granelli di zucchero e mandorle pelate)

la fetta
Buona Pasqua!









sabato 23 marzo 2013

Pasqua: come svuotare le uova

Ma che cosa stiamo preparando?
Beh, sappiate che ora in questa casa ogni uovo che viene utilizzato per dolci, cucina o altro, viene svuotato per utilizzarne i gusci interi.

Ma come si fa?

Si fa così: procuratevi uno spillone (va benissimo quello per provare il grado di cottura dei dolci, ma anche un grosso ago, molto grosso) e bucate l'uovo con un colpetto da uno dei due lati "appuntiti":
Se usate uno spillone lungo abbastanza, fate proseguire la sua corsa dentro l'uovo e bucate in uscita l'altro lato, altrimenti estraete l'ago e rifate il buco dal lato opposto:
Muovete ripetutamente l'ago all'interno dell'uovo in modo da rompere il tuorlo, altrimenti non potrà uscire, poi...soffiate appoggiando le labbra in corrispondenza di uno dei due buchi:
dovrete soffiare forte e apiù riprese, fnchè l'uovo sarà completamente svuotato. A questo punto potete lavarne l'interno con cautela usando anche del detersivo per i piatti, svuotandolo poi bene e sciacquandolo più volte.
Ed ecco l'uovo pronto e vuoto!

E presto vi mostrerò che cosa stiamo preparando!





venerdì 22 marzo 2013

Libri per Bambini: New York in Pigiamarama

Per il terzo compleanno di uno dei miei nipotini sono andata filata in libreria a cercare qualcosa di adatto. Inizialmente mi ero orientata verso dei cartonati adatti alla sua età, anche conoscendo il bambino. Poi ho visto questo libro e mi sono innamorata e ho pensato che, per quanto non sia un bambino particolarmente delicato con le cose, merita un libro che sia eccellente e particolare, non uno dei soliti libretti che sono interessanti, simpatici, intelligenti ma che già vede a iosa al nido e fra quelli ereditati dai fratelli e dai cuginetti.

E allora ho deciso di arrischiarmi a comprarlo nella speranza che duri un po', che non venga subito rovinato, perchè è davvero un bel libro, che sicuramente lo affascinerà e lo stupirà.

E l'idea di suscitare meraviglia in un bambino è la cosa più bella, specialmente ottenendola tramite la natura o i libri.

E così l'ho ovviamente preso.

Un bambino in piagiama a righe ci invita a seguirlo per il tempo che dura un sogno stupefacente: è a New York, la città che non dorme mai, che si dipana la trama della sua immaginazione. Al libro è unito un foglio di acetato trasparente a righe nere, al cui passaggio le illustrazioni già particolari del libro si animano, a testimonianza della vita incessante dei quartieri di Manhattan, Times Square e Broadway. Sotto ai nostri occhi appaiono innumerevoli auto in movimento a un trafficatissimo incrocio stradale, scale mobili in movimento, le foglie che si muovono al vento su alberi verdissimi,
Un assaggio del contenuto del libro è visibile, in lingua francese (ma poco importa perchè in realtà mostra l'animazione ottenuta con l'acetato) su Vimeo.


Michaël Leblond usa l'ombrocinema, una tecnica di animazione antica, mettendola al servizio di un testo ritmato e scritto in verticale quando trascrive gli elementi del sogno. Allo stesso tempo, il lavoro grafico di Frédérique Bertrand –realizzato a partire da disegni ritagliati, si integra armoniosamente nell'insieme dell'opera.
La rivista Dada (in francese) ha intervistato Michaël Leblond e ha svelato la tecnica che ha fatto il successo del geniale New York in pigiamarama.

New York in pigiamarama
Michaël Leblond e Frédérique Bertrand
L'ippocampo
12,00€






Libri per Bambini: Bat Pat Fifa e Strafifa a Loch Ness!

Un altro libro della saga Bat Pat, il pipistrello membro della famiglia Silver che vive le sue avventure insieme ai tre fratelli Rebecca, Leo e Martin.


Rebecca è l'intelligentona del gruppo, sveglia, decisa, un po' irascibile. Martin è il cervellone che riflette sempre e Leo l pigrone mangione sempre affamato, fra i tre fratelli. Bat Pat è un pipistrello animale domestico che si ritrova, volente o nolente, coinvolto nelle avventure dei tre fratelli.

Questa volta la scuola ha organizzato una gita a Loch Ness, località in cui si trova il lago del famoso "mostro".

Parlando proprio del mostro scozzese, il professore spiega ai ragazzi che in realtà tutte le cosiddette prove a favore della sua esistenza si sono rivelate dei clamorosi falsi e i ragazzi sono un po' delusi (si sono portati Bat Pat, che voleva solo dormire, nel loro zainetto, come membro di famiglia accompagnatore).

In realtà la gita scolastica si rivelerà molto più avventurosa del previsto e i ragazzi, insieme a Bat Pat, avranno una grande sorpresa e contribuiranno a mantenere Loch Ness e Nessie quello che sono sempre stati. O che non sono mai stati? a voi leggere e trovare la risposta!

Il libriccino è interessante e divertente e trascina i giovani lettori alla ricerca dell'esito finale, coinvolgendoli in una spassosa e intrigante lettura.

E' un libro poco impegnativo, ben illustrato, scritto in maniera garbata, decisamente da consigliare!

Bat Pat
Fifa e Strafifa a Loch Ness
testi di Roberto Pavanello
Piemme Edizioni
Il Battello a Vapore
a partire dai 7 anni



giovedì 21 marzo 2013

La Giornata Mondiale della Poesia: Maria cuce sulla trama del vento

Oggi è la Giornata Mondiale della Poesia, dichiarata per il 21 Marzo dall'UNESCO, l'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di cultura, e in questa occasione vogliamo dedicarci a un libro molto bello, un libro per grandi, ma sicuramente ci si trovano anche delle poesie che possono essere lette ai più piccini:

Maria cuce sulla trama del vento, il secondo libro di poesie di Cristina Salvador.

La poesia è un argomento difficile, poco amata, poco letta, magari anzi, amata, ma poco letta, tranne forse che per le poesie d'amore di Neruda.

Eppure c'è una bellezza infinita nella poesia, ed è la capacità di condensare in brevi versi, magari pochi, tanti concetti, tante sensazioni, atnte emozioni.

E questo piccolo libro (piccolo perchè sottile e di piccolo formato, l'ideale per portarlo con sè ovunque, al parco in una giornata di sole, ai giardini in una giornata uggiosa, a pranzo da soli, a un caffè da Stabucks, alla Manor, alla pasticceria Hanselmann con una cioccolata, o la sera, con la quiete dopo la tempesta della messa a letto dei bambini, per godersi, gustarsi le poesie in santa pace e scegliere quelle che vorremmo leggere al nostro amato o ai nostri bambini, oltre a quelle che terremo nel cuore con noi) condensa un grande insieme di sensazione ed emozioni.

Molte poesie sono dedicate alla vita che nasce nel grembo della madre e dalla madre alla figlia, poi al padre e alla madre della poetessa e ad altre persone, un viandante della terra, all'alba e alle notti serene, a tanti argomenti che si danno normalmente per scontati ma che nella penna di un poeta divengono attimi speciali, importanti, colti nella loro essenza, nella loro bellezza, nella loro disperazione, nella loro gioia. Come un'istantanea della vita, con la capacità del grande fotografo di condensare in un'immagine tutta la poesia di un istante, la poesia ha la capacità di condensare in pochi versi l'essenza di un momento particolare, di coglierne la straordinarietà.

E di questo libro possiamo ringraziare Cristina, l'autrice.

Cristina Salvador
Maria cuce sulla trama del vento
Prospettiva Editrice
Collana I Fiori n°53
ISBN 978-88-7418-638-9

Potete acquistarlo qui:


Libri per Bambini: Geronimo Stilton e Lo strano caso dei Brufoli Blu

Non sono una grande amante di Geronimo Stilton, non perchè non lo apprezzi, ma perchè è diventato troppo, si trova ovunque e solo quello.


Se si entra in una libreria non indipendente ma di una qualunque catena di case editrici, si trovano scaffali e scaffali di Geronimo Stilton, privandoci di una scelta più ampia, magari fra albi illustrati di grande valore poetico e artistico e di ritmo di lettura.

Tuttavia qualche Geronimo Stilton lo abbiamo anche noi, anche perchè alcuni sono proprio carini, e abbiamo deciso di acquistare questo perchè parla di come avvenga un'epidemia, di come lavorino in team gli scienziati che studiano per risolvere il mistero e curare alcune malattie, e perchè aiuta a sostenere la ricerca scientifica della Fondazione Umberto Veronesi per il Progresso delle Scienze.

Come molti sapranno, Geronimo Stilton è un topo antropomorfo che vive a Topazia e dirige l'Eco del Roditore, il quotidiano dell'isola. L'isole è a forma di fetta di formaggio ed è sita nell'Oceano Rattico.
Geronimo è un timido inguaribile e arrossisce ogni volta che si trova in situazioni anche solo minimamente imbarazzanti, e si trasforma in un imbranato terribile. In questa avventura, a Topazia scoppia un'epidemia di brufoli blu, e Geronimo, con i suoi amici, è alla ricerca dell'origine e, soprattutto, della cura di questa strana malattia. PEr sconfiggerla viene chiamato il professor Toponesi, che si mette al lavoro con la sua squadra di ricercatori per trovare una soluzione, ma ci saranno diversi intoppi nella ricerca, perchè qualcuno ruberà parte dei risultati della ricerca per poi ricattare Topazia, ma tutti insieme i ricercatori e Stilton arriveranno a una soluzione...pacifica.

Il libro è carino e per sommi capi fa vedere come si lavora in un laboratorio, come la ricerca sia frutto di ricerche su eventuali casi simili in passato e di team che lavorano a volte giorno e notte per arrivare il più in fretta possibile a una cura.

Insomma un inno al lavoro di squadra e alla ricerca!
Se volete comprarlo e contribuire alla ricerca della Fondazione Veronesi, oltre che leggere un libro carino, potete farlo qui:

mercoledì 20 marzo 2013

Libri illustrati: Again!

Quando si va in libreria per un solo libro...si finisce sempre per prenderne almeno tre!

Ed eccoci, dopo A Caccia dell'Orso, con un altro bellissimo libro illustrato, questa volta l'originale inglese, Again! di Emily Gravett.
Il libro narra la tipica situazione serale in cui il piccolo (in questo caso un draghetto) vuole che la mamma (o anche il papà) gli legga un libro. Una volta, due volte, tre volte, infinite volte.
E così la mamma drago pazientemente glielo legge. Una volta. Ancora! Due volte, modificando leggermente la storia. Ancora! Tre volte, la mamma sbadiglia e promette di leggerlo di nuovo il giorno dopo. Ancora, ancora, ancora! La mamma ci riprova, ma stavolta, oltre a cambiare di nuovo la storia...cade addormentata! Il piccolo prende il libro e carca di leggerlo da solo, ma non è capace di leggere, allora si arrabbia. Ancora, ancora, ancora! Ma la mamma dorme...e il piccolo si infuria, e sulle pagine e sulla copertina le tracce annerite del suo momento di rabbia....

Un albo delizioso, sia per come racconta la storia della tipica lettura serale, con mamma e papà che alla fine si addormentano sfiniti prima dei bambini, sia per come è illustrata. Davvero meritevole.

Again!
Emily Gravett
MacMillan Publishers Limited
MacMillan Children's Books


martedì 19 marzo 2013

Libri Illustrati: A caccia dell'Orso

Un magnifico, incantevole libro illustrato nato dal felice connubio fra la penna di Michael Rosen e gli acquerelli e le matite di Helen Oxenbury veiene finalmente riproposto da Mondadori.
Un classico della letteratura moderna per l'infanzia che non doveva, non poteva mancare nel panorama dell'editoria e che invece è mancato anche troppo a lungo nella traduzione italiana.

Sono entusiasta del fatto che Mondadori abbia deciso, finalmente, di riproporlo.
Per quanto mi riguarda, questo libro è la summa della capacità di rendere il ritmo di una filastrocca in disegno, un autentico capolavoro.
La storia, sotto forma di filastrocca con tanto di ritornello ripetuto più volte, viene resa in modo insuperabile dalle illustrazioni della Oxenbury che ne comprende e riproduce in maniera pressochè perfetta contenuti e ritmo, cosa che non avviene spesso, anzi..direi che devo ancora trovare un libro con una capacità simile.

A partire dalla seconda e terza di copertina, fino alla quarta, gli acquerelli e le matite ci accompagnano magicamente in questo percorso di una famigliola che va "a caccia dell'orso".

La Oxenbury passa da tavole in bianco e nero su due pagine per illustrare la parte ripetitiva della filastrocca a tavole ad acquerello su due pagine per mostrarci ciò che accade in quella particolare strofa, con i suoni onomatopeici sulla pagina di sinistra, fino all'arrivo alla caverna, dove, cambiando l'atmosfera e il ritmo della filastrocca, i suoni onomatopeici sono sulla destra, seguiti da altre due tavole a colori e da suoni onomatopeici sulla sinistra.
 Seguono le tavole a colori, ma molto più piccole, per illustrare il percorso a ritroso, veloce, di corsa, per scappare verso il rifugio della propria casetta, dove il ritmo cambia di nuovo, e cambia di nuovo il formato e la forma delle tavole, fino all'enorme sospiro di sollievo finale, nel caldo e morbido e tranquillo rifugio familiare.

Un libro che va decisamente letto ad alta voce, con una mimica adeguata, e che divertirà e intratterrà i bambini come pochi altri, e presto ne trarrò una lettura animata per scuola dell'Infanzia.

Se volete uns aggio della bravura di Michael Rosen anche come performer, è qui (in inglese, ovviamente)

A caccia dell'Orso
Michael Rosen
Helen Oxenbury
Arnoldo Mondadori Editore
Marzo 2013



lunedì 18 marzo 2013

Merende con i bambini: Cookie Pops con farina di mandorle

In una domenica uggiosa e in cui non avevo voglia di uscire a causa delle prime allergie, i bimbi e il papà sono andati a fare un lungo giro in bicicletta, così da permettere al piccolo elfo cinquenne di esercitare le gambine senza rotelle (ormai da un anno, ma con poco esercizio a causa del lungo inverno nevoso). E io ho preparato loro una merenda speciale per il loro ritorno.


Non che avessi voglia di fare cose superelaborate, ma volevo una ricetta un po' diversa dal solito e così mi sono messa al lavoro.

Ho tirato fuori il fido robot Kenwood e mi sono inventata una nuova miscela, sperando che poi sarebbe piaciuta ai tre atleti.

E direi che ha avuto un discreto successo (ops...questo mi ricorda che volevo darne uno per merenda di metà mattina al grande e mi sono proprio dimenticata la merenda! che madre degenere!), anzi, sono stati accolti con entusiasmo.

Ingredienti:

80 gr. di farina di mandorle
120 gr. di farina
80 gr. di burro
100 gr. di zucchero
4 cucchiai di spremuta di arancia e la buccia grattugiata di un'arancia
2 uova
un cucchiaino di lievito per dolci

Procedimento:

Mettere nel robot lo zucchero e il burro ammorbidito ma non sciolto e mescolare bene con la frusta. Aggiungere le uova, una alla volta, la farina di mandorle e la spremuta d'arancia con la scorza grattugiata. INfine aggiungere la farina setacciata con il lievito.
Mescolare bene, poi mettere negli stampini, basta per circa 8-9 stampini da cookie pops.

Cuocere in forno caldo per circa 30' a 170°.

Se desiderato, decorare con la glassa ricavata da zucchero al velo e spremuta di arancia e con decori colorati: mompariglia, codetto, confettini vari. Io questa volta non l'ho fatto: non ne ho nemmeno avuto il tempo!

domenica 17 marzo 2013

Teatro con i Bambini: Walking with Dinosaurs

Non è propriamente teatro...ma è uno spettacolo che definirei meraviglioso, per i bambini e non solo. Walking with Dinosaurs, the Arena Spectacular, è uno spettacolo itinerante creato dalla BBC sulla base della serie di documentari trasmessi sulle reti BBC intitolati  Walking with Dinosaurs, la cui produzione ha richesto moltissima ricerca e un lavoro enorme condotto insieme da paleontologi, grafici e altri specialisti.
Da quella serie è nato lo spettacolo itinerante nel 2007, uno spettacolo che ha richiesto l'ausilio di numerosissimi artisti, per la creazione dei modelli che si muovono, e tre persone per animare ciascun dinosauro.
Avevamo assistito allo spettacolo anche nel 2010, quando venne per la prima volta in tour in 32 città europee e i nostri bimbi erano piccolissimi, a causa della grandissima passione del più grande per i dinosauri.
Il piccolo era letteralmente terrorizzato, perchè i dinosauri sono estremamente realistici sia nell'aspetto, sia nelle movenze, che sono a dire poco fantastiche e realistiche al massimo, per quanto possiamo immaginarci i dinosauri come fossero nella realtà.
Lo show si apre con un attore che impersona il paleontologo che narra la storia dell'evoluzione della terra nel periodo dei dinosauri, con una scenografia che ricorda quanto poco ci fosse come vegetazione, motivo per cui i dinosauri esistenti erano piccoli e carnivori, e con un'emozionante schiudersi di uova.

Si prosegue con l'evoluzione della terra verso un maggiore sviluppo della vegetazione e il diffondersi di dinosauri più grandi ed erbivori
e la scenografia cambia con un esplodere di enormi felci al centro e al bordo dell'area di rappresentazione, un effetto meraviglioso. Fra gli OOOOO e gli AAAAAA dei bambini:
e l'apparire dei bellissimi stegosauri, con le loro "creste", di cui il paleontologo spiega significato e utilizzo presunto.
Allosauri carnivori
Allosauri e stegosauri contrapposti:
I movimenti della Pangea e i vulcani che eruttano a causa degli scontri fra placche tettoniche e la formazione di gas velenosi che uccidono moltissime specie di dinosauri:
La rinascita della vita grazie al fertilizzarsi del terreno con le ceneri vulcaniche e dopo che i gas velenosi furono smaltiti:
E poi i grandi volatili che attraversavano gli oceani alla ricerca di cibo e terre più interessanti, manovrati, stupitevi pure, da una persona seduta in alto in alto, appesa a dove sono le luci sopra a tutta la scena, e che rimane lì per tutta la serata, salvo scendere alla fine con funi e carrucola! (ovviamente con lo stupore dei pochi che se ne accorgono),

fino all'arrivo degli enormi fiori colorati che sbocciano ai lati del palco, a riempire di colore e di sensazioni quasi di profumo, tanto sono belli e colorati, la sala dello spettacolo.


Fino al combattimento, davvero da tenere col fiato sospeso, fra i due triceratopi: il dominante del gruppo e il giovane che vuole prenderne il posto, che si consluderà con un enorme CRACK! e la rottura di un corno, fra cori di ooooooooooo stupiti di grandi e piccini.

Fino al gran finale:l'arrivo in scena del microcefalo Ankilosauro, insieme a un triceratopo rimasto da prima, seguiti da un piccolo T-Rex che cerca di attaccarli

ma viene presto messo all'angolo dalla forza dei due enormi erbivori, finchè....colpo di scena: un ruggito deflagrante annuncia l'arrivo di mamma T-Rex, tanto cattiva nel cacciare i due erbivori, che, per quanto forti, erano pur sempre meno potenti delle sue enormi fauci,

quanto tenera col suo piccolo cucciolo.

Nel mezzo ovviamente brachiosauri e altri dinosauri, e, nel gran finale, per la delizia di tutti, mamma T-Rex e il suo cucciolo fanno più volte il giro del palco ruggendo a più non posso.

Come scrivevo prima, è la seconda volta che lo vediamo e non ce ne siamo pentiti, è bellissimo e, nonostante il costo piuttosto elevato per una famiglia, ne vale davvero la pena.
Fra l'altro il piccolo nel frattempo è un po' cresciuto, e, salvo alcuni momenti in cui abbiamo dovuto tenerlo per mano, si è goduto decisamente di più lo spettacolo, che è di intrattenimtento ed educativo allo stesso tempo.
Dovessi dare un consiglio, è di andarci almeno una volta: la spesa è impegnativa, ma si esce veramente soddisfatti e con una conoscenza migliorata. Gli automi sono spettacolari, le movenze iperrealistiche, è davvero ben fatto e si vede che è frutto del lavoro di molti studiosi.

Walking with Dinosaurs, the Arena Spectacular
prossimamente in Italia a Torino