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venerdì 28 agosto 2015

Letture ad alta voce: perchè fanno bene ai bambini


Diciamocelo, sappiamo tutti che leggere ad alta voce ai bambini piccoli, anzi, fin da piccolissimi, è un'ottima abitudine che aiuta ad amare la lettura.
In particolare, aiuta ad amare la lettura se chi legge lo fa con amore, mettendoci passione e concentrandosi su quello che sta facendo.

I bambini amano le letture ad alta voce, e amano che si legga loro anche una volta che hanno imparato a leggere a loro volta. Perché permette loro di vagare con la fantasia in mondi vicini e lontani, in mondi fantasiosi, di immaginare come sono le cose e le persone descritte nel libro.

Se poi ci si mette passione e intonazione, i bambini lo amano ancora di più, perchè rimangono sorpresi, spaventati, coinvolti dalle stesse emozioni che provano i protagonisti all'apparire di un mostro, all'udire di un rumore sinistro, all'apparire di una meravigliosa principessa.

A corollario di tutto ciò vi dirò che io ho amato la lettura ad alta voce anche ai tempi del liceo, avendo un anziano professore di latino che nell'ultimo quarto d'ora di lezione, durante il primo biennio, ci leggeva dei racconti sui bambini romani, su quando andavano a scuola, quello che imparavano, come scrivevano.
Erano racconti veri e propri, spesso narrati in prima persona dal protagonista, perciò erano coinvolgenti, interessanti, ti facevano "vivere" la scuola in quel periodo storico, che, per inciso, era quello che stavamo studiando e in cui si inseriva anche il latino che cominciavamo a conoscere. E mi ha fatto molto amare quell'anziano professore così severo e gentile.

Sappiamo che leggere loro ad alta voce fin da piccolissimi, e dimostrare amore per la lettura, li incoraggia a crescere da lettori, da amanti dei libri, perché imparano più dall'esempio che da tante parole.

Ma, scientificamente, ci mancava la spiegazione (se ce ne fosse bisogno) del perché fosse tanto importante la lettura dei racconti, anche solo prima della nanna, ai nostri bambini.

Come in Italia l'iniziativa Nati per Leggere, anche negli USA l'associazione dei Pediatri Americani (American Academy of Pediatrics) lo scorso anno ha emesso un "editto" secondo il quale all'interno degli studi pediatrici si dovevano includere, fra le cure assistenziali prestate, anche la promozione della lettura iniziando alla nascita.

 In termini pratici, questa raccomandazione diceva che i pediatri avrebbero dovuto almeno periodicamente suggerire ai genitori di leggere ai loro bimbi e bebè, poiché la lettura ad alta voce li aiuta a crescere bene e li aiuterà più tardi negli studi.
Esiste infatti una serie di studi che collegano direttamente l'essere cresciuti in mezzo ai libri e con qualcuno che abbia letto per noi ad alta voce con lo sviluppo del linguaggio e il successo scolastico.

Tuttavia non era ancora noto il meccanismo che legasse le due cose, ovvero il perché leggere ad alta voce ai bambini fin da neonati aiuti lo sviluppo neuro cognitivo.

In Agosto, però, la rivista scientifica Pediatrics ha pubblicato i risultati di uno studio che ha utilizzato la RMN (risonanza Magnetica Nucleare) per studiare l'attività cerebrale di bambini fra i 3 e i 5 anni mentre ascoltavano storie adatte alle rispettive età. I ricercatori hanno rilevato differenze significative nell'attivazione del cervello in relazione a quanto era stato letto ad alta voce ai bambini a casa.

La conclusione dello studio è una correlazione positiva fra un'elevata esposizione a letture ad alta voce in età prescolastica e l'attivazione neurale della corteccia sinistra parietale-temporale-occipitale , una regione considerata come un hub che supporta l'elaborazione del linguaggio semantico, che, scientificamente, è alla base del successo negli studi e nella vita. Questa regione cerebrale è quella che permette di immaginare mentalmente e di comprendere le narrazioni. Attenzione, ciò non significa che il bambino sviluppi solo quella che è comunemente detta "immaginazione fervida", ma l'immaginazione è intesa anche come la capacità di pensiero, di immaginare soluzioni ai problemi, di individuare nuove possibilità anche in campo scientifico o tecnico.

Tradotto, i bambini che avevano genitori che leggevano loro di più a casa e che avevano più libri vedevano un'attivazione significativamente maggiore di quest'area del cervello, che è, come racconta il Dr. John S. Hutton, uno dei principali autori dello studio, del Cincinnati Children's Hospital Medical Center, "una regione che si occupa di integrazione multisensorial, integra il suono e la stimolazione visiva".
Questa stessa regione diventa molto attiva più avanti, quando i bambini leggono da soli, ma la novità dello studio sta nel fatto che si attiva anche quando si ascoltano storie, e queste aree del cervello elaborano associazioni visive, quindi anche se i bambini non stanno di fatto utilizzando la vista per leggere e guardare immagini, la regione si attiva. "E' come se i bambini utilizzassero l'occhio della mente per immaginare ciò che viene loro descritto e non mostrato, e il fatto che quest'area sai attivi maggiormente nei bambini che hanno ascoltato più storie lette ad alta voce può indicare che questi bambini sviluppino capacità che permettano loro di creare immagini e storie dalle parole che ascoltano. Li aiuta a comprendere qual è l'aspetto delle cose e può aiutarli a passare ai libri non illustrati. Ciò che permetterà loro più tardi di divenire dei lettori migliori, perché hanno sviluppato quella parte del cervello che li aiuta a "vedere" che cosa sta accadendo nella storia."
Il Dr. Hutton sostiene anche che la loro creatività è in questo modo stimolata in un modo che né i cartoni né i video possono fare, poiché tolgono loro almeno una parte della necessità di immaginare e , appunto, creare.

Naturalmente a ciò va aggiunto che, pur essendo risaputo che i bambini imparano a parlare e imparano parole dai genitori o da chi li circonda e accudisce, i libri spesso contengono molte parole che non vengono utilizzate quotidianamente e che i bambini quindi si trovano a imparare senza difficoltà, Cosa che non accade quando nessuno legge loro dei libri, le parole conosciute rimangono quelle del lessico familiare e quindi limitate.

Perciò si può dire che i bambini a cui i genitori leggono storie ad alta voce sentono e imparano un maggior numero di parole, mentre, allo stesso tempo, il loro cervello si esercita nel creare immagini associate a quelle stesse parole, e con frasi complesse e rime che si trovano anche nelle storie più semplici.

Mi ha affascinato scoprire questo studio, la cui ricerca mostra la complessità e i meccanismi che soggiaciono a qualcosa che sembra naturale, facile e semplice.

Quando leggiamo ai nostri bambini, fondamentalmente lo facciamo per stare con loro, per condividere tempo e gioia con loro, ma abbiamo così anche capito che non è solo un'attività piacevole da fare con i bambini, ma ha anche una funzione di accrescimento delle reti del cervello che servono nel lungo termine al passaggio alla lettura autonoma. E tutto ciò accade nel contesto di un contatto faccia a faccia con i bambini, pelle a pelle (come nel nostro caso, dove la lettura spesso avviene tutti insieme nel "lettone"), di un rituale confortante e gioioso.

Se servisse, ecco un motivo in più per partecipare ai #Flashbook e alle Letture Animate!

mercoledì 2 aprile 2014

Letture animate: La nascita di Arlecchino /Dramatic Readings: The birth of Harlequin

Grande e lungo silenzio. Determinato dalla preparazione quasi contemporanea e dall'esecuzione di due letture animate, per le classi seconde e terze della scuola primaria.

Di quella per le terze vi racconterò in un post apposito, qui vi racconto de La Nascita di Arlecchino di Roberto Piumini, una lettura animata che era già stata proposta lo scorso anno per le classi seconde e che è stata riproposta quest'anno, cadendo nuovamente a cavallo del Carnevale la data per la lettura.



Chi ha già letto questo blog lo scorso anno, forse ricorderà i lunghi preparativi, l'uovo in scena da cui sbuca Arlecchino e che viene covato dal tempo e dall'attesa, dal Sole e dalla Luna, chi non lo ha letto potrà rivedere tutto qui, inclusa la preparazione del cappello da cuoco, del Sole e della Luna, del Tempo e dell'Allegria

E' stata un'esperienza intensa, molti dei costumi sono stati interamente rifatti dalla persona che aveva creato l'uovo perchè non li avevamo più a disposizione, e direi che anche quest'anno è stato un grande successo: i bambini e le maestre hanno apprezzato, si sono divertiti molto alla storia del panettiere e della massaia che inseguivano Arlecchino dopo avergli ammaccato le mani con una bella botta, e hanno appreso quanto fosse ingegnoso, nella storia di Piumini, Arlecchino stesso.

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Deep and long silence on this blog. Due to the preparation almost at the same time and the execution of two dramatic readings, one for the second year of the primary school and the other one for the third year.


I'll tell you more in detail about the one for the third year in a future post, now I'll concentrate on the "The Birth of Harlequin" by Roberto Piumini one, a dramatic reading that was proposed last year, too, for the second year of the primary school, and that has been repeated this year, as the date for the reading fell again in the Carnival period.

Those who read this blog last year will probably remember the long preparation, the egg on the scene from which Harlequin is born and that is sat on by Time and Wait, the Sun and the Moon; those who haven't read it yet can do so here, including the making of the Chef's Hat, of the Sun and the Moon, Time and Happiness


It's been an intense experience, many of the costumes had to be re-made by the person who had prepared the egg, since they weren't available anymore, and I'0d say that this year, too, it's been a great success: children and teachers appreciated it and they had a really good laughter at Harlequin running away from the bread maker and the houselady who had hit him on the hand while he was trying to steal their food. They also learnt how ingenious was Harlequin in Roberto Piumini's tale.



lunedì 10 febbraio 2014

Letture animate: Zelig, il piccolo leone. / Dramatic Readings: Zelig, the tiny lion

In questo periodo sono stata molto impegnata per la preparazione di tre letture animate, tutte da presentare in una scuola primaria: una per le classi prime, una per le classi seconde, una per le terze, benché avessi deciso di dedicarmi solo alle classi prime.

Sono comunque riusciti a coinvolgermi nelle altre due come lettrice, e quat'anno andrà così.

La prima lettura è stata fatta venerdì scorso, devo dire con un discreto successo: i 120 bambini che hanno a turno assistito alla lettura sono stati contenti, e mi sembra che anche le maestre abbiano apprezzato.



Il libro che è stato scelto è Zelig, il piccolo Leone di Fabrizio Silei.

Un libro che tratta in modo leggero, abbastanza divertente il tema della diversità: il leone è davvero piccolo, molto piccolo: potrebbe entrare nella tasca di una giacca. E, non bastasse la dimensione, ha la caratteristica di cambiare colore e aspetto a seconda degli animali con i quali si trova a contatto.

In realtà quello che sembra un difetto è un grande pregio: Zelig entra in empatia con chi incontra, si mette letteralmente nei suoi panni, cercando di comprenderlo e di capire come sia la sua vita.
Però per il resto della foresta è motivo di sberleffo e, per il padre, grande leone, re della foresta, è motivo di vergogna e dispiacere.
E Zelig, chiedendosi come mai non riesca a capire il padre, va all'avventura, cercando se stesso e il leone che è in lui. In questo suo viaggio incontra molti animali, e capisce che, indipendentemente dalla dimensione, ogni animale teme qualcosa o qualcuno e che la paura è uguale per tutti. Non solo, incontra degli uomini feroci e, per salvare gli animali della foresta, assume quel ruolo che suo padre tanto temeva che non sarebbe riuscito a svolgere mai: quello del leader di tutti gli animali.

E mentre parla con suo padre, Zelig finalmente riesce a comprendere anche lui, e pian piano si trasforma nel leone che avrebbe dovuto essere fin dall'inizio.

La storia è stata scelta proprio perché presenta il tema della diversità e dello scherno che tanto feriscono i bimbi di questa età, e fa loro capire che quello che ad altri sembra un difetto potrebbe essere un gran pregio.

L'animazione è stata fatta a voce e con l'ausilio di alcune musiche classiche ed altre africane, inoltre con l'uso di qualche supporto morbido, come peluche e cappelli a forma di animale.



venerdì 29 novembre 2013

Il Circo delle Nuvole - Gek Tessaro

Avete mai assistito a uno spettacolo teatrale di Gek Tessaro? No? Allora dovreste farlo.

Abbiamo letto, per valutarlo nell'ambito della scelta per una lettura animata, un suo libro illustrato: Il Circo delle Nuvole.



Ancora non abbiamo fatto la nostra scelta, ma sicuramente questo è un libro che merita attenzione, ed è adattissimo a molti bambini di oggi (ma forse non solo di oggi).

Narra di un signore che è diventato ricchissimo e che si compra tutto quello che può comprarsi, finché, un giorno, scopre di non poter comprare nulla, perché possiede già tutto. Ma proprio tutto, anche la sedia su cui siamo seduti noi è sua. I fiori sono suoi. Le fabbriche, le strade, le panchine...tutto gli appartiene ormai. E così diventa terribilmente triste, perché non sa più che cosa comprare.

Poi, un giorno, all'improvviso, un circo di nuvole danzanti gli si para davanti agli occhi e capisce che c'è ancora qualcosa che può comprare: il circo delle nuvole stesso!

E da qui in poi, per molte pagine, si apre un mondo onirico di trapezisti, uomini forti, personaggi stravaganti, cose, oggetti che costituiscono questo circo pazzesco.

L'uomo ricchissimo si compra il Circo delle Nuvole ma, all'improvviso, si mette a piovere. La gente si ripara con l'ombrello, il riccone comincia a saltellare qua e là cercando d raccogliere con dei secchi quanta più pioggia possibile, dato che gli appartiene (sono le nuvole che costituivano il SUO circo quelle che si stanno sciogliendo in pioggia!) e, ovviamente, esce sconfitto da questa avventura, scoprendo che no, non tutto si può comprare. Ci sono ancora cose che i soldi non possono far nulla per avere.

Una bella morale per bambini che, oggi, sono spesso abituati a ottenere, materialmente parlando, più di quanto sia non solo necessario, ma anche utile per la loro crescita come persone.

Ma inizialmente parlavo di spettacoli teatrali. Perché non solo Tessaro è scrittore e illustratore di chiara fama, è anche un performer teatrale: armato di pennarelli, pennelli, teli e proiettore, anima i suoi racconti stupendo grandi e piccini.

Un saggio della sua attività teatrale lo trovate qui:



I libri di Gek Tessaro invece potete acquistarli qui.

domenica 17 novembre 2013

Letture animate: I racconti della Scatola Rossa


(English Version will follow)
Oggi pomeriggio siamo stati al primo appuntamento de L'ora del racconto, una serie di letture animate da attori professionisti offerta gratuitamente dalla biblioteca comunale.

Il titolo dell'appuntamento era "I racconti della scatola rossa", come performer c'era Claudio Milani di Latoparlato, un attore che abbiamo scoperto essere straordinario.

La scatola rossa che compare in scena fin dall'inizio della performance ha un nome: Gloria, ed è un'eredità che il narratore ha ricevuto dal nonno, che gli raccontava a sua volta sempre delle storie con l'aiuto di Gloria. Perchè il nonno usava anche la musica nelle sue storie, ma non sapeva fare musica, e allora la musica la faceva Gloria, e la fa ancora oggi.
Claudio Milani - Latoparlato

E ogni volta che Gloria si apre, inizia la musica, come in quelle vecchie scatole con carillon, ed esce un racconto, che Claudio Milani narra ai bambini con un'espressività straordinaria, con voci diverse, una mimica grandiosa e l'ausilio di pochi oggetti che, in alcuni casi, si rivelano essere poi non banali oggetti. Ma qualcosa di straordinario.

I racconti che abbiamo avuto il piacere di "gustare" sono stati tre: Il Signore delle Lanterne (personalmente il mio preferito in assoluto), Nannino e Ghita (un riadattamento di Haensel e Gretel), Barbablu.
Fra i tre racconti due momenti di animazione-gioco fatti di movimenti, grdia, silenzi, parole e compartecipazione,  divertentissimi, ai quali hanno preso parte bambini e adulti accompagnatori con grande piacere e divertimento.

IL SIGNORE DELLE LANTERNE
Il Signore delle Lanterne era  un mago che con il suo cappello magico sapeva accendere le luci che illuminano la notte altrimenti totalmente buia: la luna, le stelle e le luci nelle camerette dei bambini. Per raggiungerle si faceva aiutare dalle sue amiche, le lucciole, che erano piccole, brutte e nere come le mosche.
Ma questo "mago" aveva un fratello cattivo, il mago di Allun, e voleva la notte tutta nera e senza luci, per poter commettere nefandezze di vario genere. Per rendere la notte buia per sempre, imprigionò  il Signore delle Lanterne nella grotta del ghiaccio freddo per trasformarlo in un cubetto di ghiaccio.

Per salvarlo sarebbe necessario attraversare il Bosco del Sonno Profondo, ma è troppo rischioso: basta toccare una foglia e si cade, appunto, in un sonno molto profondo. Una sola lucciola decide di arrischiarsi e attraversarlo, ma le insidiose foglie sono ovunque. Ce l'ha quasi fatta (fra gag e relative risate del pubblico) quando quasi giunta alla fine del bosco viene sfiorata da una foglia che è volata in alto a causa del vento e si addormenta.
Claudio Milani chiede a questo punto ai bambini di aiutarlo a svegliarla sottovoce, ed essi ci riescono: la svegliano, ma quando arriva alla grotta ormai è tardi. Il Signore delle Lanterne si è sciolto come un cubetto di ghiaccio al sole ed è rimasto solo il suo cappello.

La lucciola lo indossa per riportarlo alle sue compagne e il cappello s'illumina (davvero, lasciando a bocca a perta i bimbi) e da allora le lucciole illuminano tutte le notti d'estate, accendendosi e spegnendosi. Perchè la luce è a intermittenza? Perchè le lucciole quando si incontrano si tolgono il cappello per salutarsi e quando se lo tolgono, esso si spegne, per poi riaccendersi quando viene di nuovo posto sulla testa della lucciola.
Una conclusione straordinaria.

Dopo la prima storia, un "intervallo" con intrattenimento: abbiamo imparato a simulare la corsa dei cavalli e abbiamo eseguito, tutti insieme, una corsa di cavalli divertentissima.

A seguire, la seconda storia: Nannino e Ghita, un adattamento di Haensel e Gretel.
Con le straordinarie voci e mimiche di Claudio Milani, nelle vesti della strega, della matrigna e dei bambini.

Nannino e Ghita vivevano con papà e mamma in una casa vicino al bosco, ma un triste giorno la mamma morì e venne presto sostituita da una cattivissima matrigna. LA perfida donna riteneva che i bimbi mangiassero troppo e che se non ci fossero stati loro le condizioni di vita sue e del padre sarebbero state molto migliori, allora suggerì al padre di portarli in mezzo al bosco, accendere un bel fuoco, farli addormentare lì e poi andarsene senza portarli con sè.  Nannino, che quando la matrigna aveva parlato col padre non dormiva ancora, scoprì il suo piano, uscì dalla porta di casa e raccolse tanti sassolini che brillavano alla luce della luna per seminarli lungo il sentiero e ritrovare la strada del ritorno anche  di notte. E qui il racconto del tragitto nel bosco procede con l'interazione dell'attore con i bambini: a ognuno viene posto un sassolin nella mano, e i bambini si sentono partecipi di una storia grande ed emozionante.( E, durante il ritorno, il sassolino viene raccolto.)

Grazie a questo stratagemma, Nannino e Ghita riescono a far ritorno a casa, dove la matrigna è costretta a far buon viso a cattivo gioco e a ripetere il trucco il giorno seguente, chiudendo però, questa volta, a chiave la porta di casa e impedendo loro di raccogliere sassolini luminosi.

Nannino allora decide di seminare lamponi e more (caramelle che vengono consegnate a ogni bambino presente alla lettura) lungo il sentiero, ma questi vengono mangiati dagli animaletti del bosco (i bambini), quindi Nannino e Ghita si perdono di notte nel bosco, fino a giungere a una casetta dalle mura di marzapane e vengono attratti al suo interno da una vecchietta che si rivela essere poi una strega. Nannino viene messo in una gabbia e Ghita ha il compito di farlo ingrassare perchè la strega possa poi mangiarselo. Fortunatamente la sytrega ci vede molto poco e per lungo tempo i bambini la ingannano porgendole un ossicino di pollo al posto del dito di Nannino per farle sentire che è ancora troppo magro per essere gustoso.  Alla fine Ghita con uno stratagemma riesce a far bruciare la strega nel forno e sotto le sue ceneri i bambini trovano un pentolone pieno di monete d'oro e tornano dal padre che, nel frattempo, aveva cacciato la matrigna pentito e li accoglie con gioia.

A questo punto il nuovo intermezzo prevede le....bolle di sapone! E la magia delle bolle di sapone, che all'inizio aveva incontrato i "sapientini" di turno che avevano fatto i commenti da "sapientini" (e lo scrivo col sorriso, pensando a quanto questi sapientini si lascino poi incantare dalle magie che incantano tutti i bambini), lascia tutti a bocca aperta, specialmente quando vengono fatte col solo ausilio delle mani e quando due mamme con un maglione di lana vengono invitate a farsi avanti e a giocare a salterello delle bolle.

E infine BARBABLU

La bella Elissena, in contrasto con i suoi fratelli che la mettevano in guardia raccontandole le voci sulle precedenti mogli di Barbablù,  sposa il principe.
Quando Barbablù, dopo poco tempo dal matrimonio, parte per un lungo viaggio, le consegna un mazzo di chiavi con le quali può accedere a ogni stanza del castello, ma non deve usare la chiave d'oro per una stanza dalla porta d'oro. E' l'unica che le viene proibita.
Elissena, annoiata da sola al castello, invita le sue amiche e, sera dopo sera, visita tutte le stanze: ogni sera una stanza di un colore diverso, in cui si tiene una festa con musicisti vestiti di quel colore. E il racconto fatto da Milani con le vocine e la mimica è esilarante.
Ben presto le chiavi lasciatele da Barbablu finiscono e Elissena non resiste alla tentazione e sbircia, da sola,  nella porticina d'oro dove sono finite le altre sette mogli, che l'attore invita a immaginarsi, chiudendo gli occhi con le mani, nella scena più spaventosa che venga alla mente a ciascuno spettatore. Ecco, la scena che Elissena si trova di fronte è proprio quella immaginata da ciascuno: raccapricciante. La chiave d'oro si macchia indelebilmente di sangue, e per quanto Elissena tenti di pulirla, non ci riesce e, all'arrivo di Barbablu non riesce a nascondergli di essere stata nella stanza dalla porta d'oro. Il principe si arrabbia, si trasforma in orco e cerca di uccidere Elissena che però scappa, gridando di finestra in finestra.
I fratelli di Elissena sentono le grida e accorrono uccidendo l'orco e gettando la chiave d'oro nel pozzo.

Terminata anche l'ultima storia, Claudio Milani si congeda insegnando a salutare con un ciao come quello del mago di Allun, dell'orco, della strega cattiva, ecc. fino al ciao silenzioso, tutti insieme, un ciao corale e divertito da parte di tutti.

Uno spettacolo sinceramente eccezionale, accompagnato da musiche scelte con cura e luci che giocano con la scena su cui si trova il narratore, inframmezzato da momenti di interazione con i bambini e il pubblico tutto che rendono il tutto molto più divertente e coinvolgente di quanto già non sarebbe per la bravura di Milani.
E i bambini si sentono protagonisti, grazie a questi momenti in cui vengono chiamati a essere parte attiva della storia: quando chiedono a Gloria di aprirsi, quando reggono i sassolini luminosi; oppure quando, fuori dalle storie, partecipano agli intermezzi.


Non bastasse per la giornata di oggi, abbiamo avuto il piacere e l'onore di incontrare Andrea Vitali in libreria e di farci autografare il suo nuovissimo libro, una "fiaba per tutte le età": come fu che Babbo Natale sposò la befana.
Ne avevo ordinata una copia per i miei bimbi ed ero felice di andare oggi a farlo autografare, ma Vitali è stato incredibilmente gentile, nonostante sia arrivata, per i precedenti impegni, quasi alla fine dell'orario in cui si era reso disponibile, e ha scritto addirittura una dedica ai miei bimbi. Mentre andavo a prendere il libro, diretta alla libreria, ho anche deciso di acquistarne una copia per i miei nipotini e lui, con estrema gentilezza, ha dedicato e firmato anche la loro copia. Devo dire che avevo letto di lui che è un autore molto cordiale e disponibile, e in realtà l'ho davvero trovato tale.
Andrea Vitali

Devo dire che è identico alle foto che si trovano in giro di lui, salvo che ieri sera indossava una giacca marrone come quella delle foto qui sopra e un ascot in tinta, da vero Signore di campagna inglese.

Ecco qui la copertina del suo libro, uscito il 29 ottobre scorso e definito come una "fiaba per tutti" bambini dagli 8 anni, direi, ai 99:

Come fu che Babbo Natale sposò la Befana - Andrea Vitali


E lo trovate qui .

Non ho pensato (e forse anche se ci avessi pensato non avrei avuto la sfacciataggine di chiederglielo) a fare una foto con lui e il suo libro....peccato. Ma sono appunto sicura che non lo avrei chiesto anche se mi fosse venuto in mente!

Sono comunque troppo felice!

giovedì 31 ottobre 2013

Happy Halloween!

Buon Halloween a tutti! per noi sarà un pomeriggio con Flashbook. Ho finalmente deciso che libro leggere: deve essere una lettura relativamente rapida (abbiamo massimo mezz'ora di tempo), coinvolgente e divertente, oltre che con un pochino di suspense.

Happy Halloween Everybody! For us this will be a Flashbook afternoon. I have finally decided what book I'll read: it must be a quite fast reading (we've got maximum half an hour), engaging and funny, iwth a little bit of suspense.

E la scelta è ricaduta su
There's No Such Thing as A Ghostie! di Cressida Cowell, illustrato da Holly Swain

And the chosen book is
There's No Such Thing as A Ghostie! by Cressida Cowell and Holly Swain.

E' un libro che mi è molto piaciuto: ha lo stesso ritmo di A Caccia dell'Orso, è coinvolgente, ha ripetizioni che divertono molto i bambini,

I really like this book; it has a rhythm similar to that of Going on a Bear Hunt, its engaging, it has a number of repetitions that typically make children laugh.

crea suspense e usa suoni onomatopeici.
And it creates suspance with onomatopoeic sounds.

L'ideale per animarlo con la sola voce, con un piccolo accompagnamento musicale "da brivido".
It's ideal to make a dramatic reading with voice only and accompanied by creepy musical sounds.

E così alle 16,30 ci sarà questo Flashbook presso la palestra dove i miei figli praticano basket da quest'anno....speriamo di attirare quanti più bambini possibili!
And at 4.30 p.m. we'll have this flashbook at my children's basket gym, let's hope we'll attract as many children as possible!


lunedì 28 ottobre 2013

Enchanted Places with children: Campsirago (and dramatic readings for them, too!)


Last week, on Sunday October 20, we went to the traditional Burollata in Campsirago. Campsirago is the smallest medieval village you can imagine in the middle of Brianza's hills, set at about 650 meters high, among hundreds-years-old woods hiding many many paths, easy, good for all types of families, to be walked upon amidst autumn colors.


Campsirago is also a theatre residency, where Scarlattine Teatro creates shows that it takes to various parts of the world and where often plays are performed for adults and/or children.
We went there for the first time in occasion of this year's burollata, that is a sort of fair of the chestnut, although we'd been intending to vist the place for a long time already. But last Sunday it was also the occasion to take part once again in a short training in dramatic readings for children held by professional actors trainers of the company Scarlattine Teatro.


The short and intense training was then followed by readings aloud, being books read aloud by voluntary readers, who could read whether they had taken part in the training or not, on the corners of the tiny roads of the village or in the woods nearby, for a project called Liberi di leggere. Readings for children, that is, seen that the initiative was born within the larger project Leggere per gioco, Leggere per amore.


During this day of partying, there are theatre representations for adults and children and live music,
chestnuts cooked on fire in the open air and vin, cooked on fire in the open, too.


The place is enchanted and enchanting, there also are ancient buildings hiding pieces of fascinating history for both grown ups and children; the snow cellar used as a refrigerator in ancient times,


the oven to cook bread in the village, under a porch,

enormous fireplaces within the main palace (Gambassi Palace)

the shed. And then the new things, the improvements and the inventions of the theatre company: the Yurta for the training and for the shows, colorful and almost incongruous in the middle of the wood panorama and the old local stone buildings,
 
while other things, like the fire for the chestnuts (burolle) 
 

and for the vin brulé, with its old cooking cauldron, fit well in the ancient look of the place.



Every voluntary reader read a book among those that they prefer to those who wanted to stop and listen, books for children, in line with the project Leggere per Gioco, Leggere per Amore. Somebody reads better, somebody reads well, but the important is being passionate about reading and making this passion thrive in children of the youngest age, and the chance to do it in the open in such an enchanting place, in the middle of the marvelous autumn colours and maybe going for a walk in the woods before the readings, and then after nibbling at an entire paper cornet of roast chestnuts, is a different way of spending a very nice afternoon and tasting seasonal fruits.


And finally we managed to go there, to listen to some very good music live, to read, to play, even if the weather wasn't really at its best. There were also some 
stands by local producers, charity associations, selling products or offering labs for children and adults on a free offer. 
And what matters if at the end of the afternoon we had to go back to the parking marching down the hill and faster and faster because of the rain that started pouring heavier and heavier. We were lucky that it started raining only at the end of the afternoon!
 
For sure we discovered another very beautiful place and we'll soon be back there to walk in the woods and enjoy some fresh and very little polluted air. And we'll soon be back for theatre shows, when there's one fit for our children There also are dramatic readings for children in the libraries in the Merate area, for those who can go there.



The Italian Version is here.

venerdì 25 ottobre 2013

Luoghi incantati: Campsirago /Enchanted Places: Campsirago


Domenica scorsa, il 20 Ottobre, siamo andati alla tradizionale Burollata di Campsirago. Campsirago è un piccolissimo borgo medievale nei colli della Brianza, a circa 650 metri di altitudine, in mezzo a secolari boschi che nascondo numerosissimi e facili sentieri da percorrere fra i colori autunnali.


Campsirago è anche una Residenza teatrale, dove Scarlattine Teatro crea spettacoli che porta poi in tutto il mondo e dove spesso ci sono rappresentazioni per adulti e/o bambini.

Noi ci siamo andati per la prima volta in occasione della burollata, ovvero della festa della castagna, ed era tantissimo tempo che volevamo andarci. Ma la domenica passata era anche l'occasione per partecipare nuovamente a un breve corso di formazione gratuito in letture ad alta voce e lettura animate per l'infanzia, tenuto da attori professionisti formatori della compagnia Scarlattine Teatro.


La breve e intensa formazione è stata seguita da letture ad alta voce tenute da lettori volontari, che avessero partecipato o no al corso non importa, agli angoli dei vicoletti e dei boschi di Campsirago, per Liberi di leggere. Letture per bambini, tengo a specificare, visto che nasce in seno all'iniziativa Leggere per gioco, Leggere per amore.


In occasione di questa festa, poi, vi sono rappresentazioni teatrali per adulti e bambini e musica dal vivo,
castagne cotte sul fuoco all'aperto e vin brulé cotto sul fuoco sempre all'aperto.



Il luogo è incantato e incantevole, ci sono antiche costruzioni che nascondo pezzi di storia affascinante per i grandi e i piccoli: la nevaia che veniva utilizzata come frigorifero ante litteram,


il forno per la cottura del pane del villaggio sotto al portico,


enormi camini all'interno del palazzo principale, 

le stalle. E poi le cose nuove, le migliorie e le invenzioni della compagnia teatrale: la Yurta per la formazione e gli spettacoli, colorata e quasi incongrua in mezzo al paesaggio boschivo e alle case di pietra locale,
 
mentre altre cose, come i fuochi per le castagne (burolle) 
 

e per il vin brulé, con il suo vecchio paiolo per la cottura, ben si amalgamano al luogo antico.





Ogni lettore volontario ha letto un libro tra quelli che preferisce a chi avesse voglia di fermarsi ad ascoltare, libri per bambini, nell'ambito del progetto Leggere per Gioco, Leggere per Amore. C'è chi legge meglio, c'è chi legge meno bene, ma l'importante è appassionarsi e appassionare alla lettura fin dalla più tenera età, e la possibilità di farlo all'aperto in un luogo talmente incantevole, in mezzo agli splendidi colori dell'autunno e magari facendo precedere l'ascolto o la lettura da passeggiate nei boschi e poi, a seguire, un bel cartoccio di castagne, è un modo diverso per passare un bellissimo pomeriggio e gustarsi i frutti di stagione.



Finalmente siamo riusciti ad andarci anche noi, ad ascoltare tanta buona musica, a leggere, a giocare, anche se il tempo non è stato dei migliori. C'erano anche diversi banchetti di produttori a km.0 o di associazioni a scopo benefico, con piccoli laboratori per grandi e piccini, tutto gratuito, a offerta libera. E pazienza se alla fine abbiamo dovuto ripercorrere la strada per tornare nella frazione dove avevamo parcheggiato l'auto a passo di marcia e sempre più veloci, a causa della pioggia che diventava sempre più feroce, sempre più inclemente. Meno male ha cominciato a piovere solo dopo larga parte del pomeriggio!



Sicuramente abbiamo scoperto un posto bellissimo e presto ci torneremo per girovagare nei boschi e goderci un po' di aria buona! E presto torneremo per spettacoli teatrali, quando ce ne sarà in programma uno adatto ai nostri bimbi. Ci sono anche letture per bambini in molte biblioteche del meratese, per chi può andarci!


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