Oggi siamo stati a teatro con i bimbi, uno spettacolo organizzato nell'ambito di un progetto di fundraising per la scuola. E devo dire che, come lo scorso anno, è stato un bel successo di vendita di biglietti: tutto esaurito per due spettacoli pomeridiani. (E da domani parte un'altra attività di fundraising: la Mostra del Libro per bambini)
A parte la soddisfazione per l'attività di fundraising, ci siamo divertiti incominciando il mese dell'Avvento con uno spettacolo che parla anche del Natale.
Lo spettacolo si intitola "Quell'asino di un bue" e inizia con la rievocazione di un numero rilevante di feste: il personaggio principale irrompe sulla scena, utilizzando le tecniche della clownerie e una serie di gag divertenti e dal ritmo serrato, portando con sè un regalo, già impacchettato, che dopo una serie di tentativi di disporre in bella mostra finisce per dover rimpacchettare. Il regalo contiene un libro e una canzone, e per rifare il pacco dono l'attore sfodera un lunghissimo, enorme nastro, che non riesce a utilizzare da solo: coinvolge così un bambino del pubblico per fare il fiocco finale.
Il libro e il disco sono contenuti ora in un enorme baule e l'attore e il bambino riescono a terminare il fiocco appena in tempo, dato che sulla scena giunge una ragazza, la destinataria del dono.
E ha inizio la festa: i due
attori, infatti si sfidano in una gara musicale nella preparazione delle feste più note: dal Compleanno al Capodanno, dal
Ferragosto al mare al Carnevale in strada.
Alla fine approdano alla festa più magica di tutte: il Natale. E sull'onda delle parole della canzone di sottofondo si inizia la danza di preparazione di un presepe
improvvisato: una capanna di cartone, una pianta, delle rocce fatte con la carta, ecc. ecc.
E all'improvviso la domanda: se il cammello giunse con uno dei re Magi, come il cavallo e l'elefante, se le pecore giunsero con i pastori, che cosa ci facevano o come arrivarono il bue e l'asinello?
C'è una storia strana e meravigliosa su di loro.
Dice la leggenda che uno dei due era un angelo e l'altro addirittura un
diavolo.
Il baule del regalo iniziale diventa un ascensore per la discesa divertente e bizzarra agli inferi, dove un diavoletto stanco del buio dell'inferno desidera vedere quello che succede sulla
terra. Non ha nessuna voglia di starsene lì ad attizzare il fuoco
mentre tutti gli angeli e gli uomini festeggiano il Natale. Il
diavoletto è sente diverso dagli altri suoi compagni diabolici: non è cattivo, ma buono e dentro il petto sente battere un cuore
desideroso di scoprire il mondo, di aprirsi alla vita e respirare l'aria festosa del Natale. Così, senza farsi vedere decide di uscire dal
sottosuolo per ammirare le stelle, contemplare le montagne, le case, i
villaggi ed entrare nel teatro del presepe.
Sulla sua strada però incontra un angioletto, che gli sembrava una stella, ma una stella non è, ma all'inizio non sembra nemmeno tanto un angelo, non ha le ali e sta lavorando come fosse un imbianchino. L'angioletto gli dimostra che le sue ali sono velocissime da indossare e ne prepara in quattro e quattr'otto un paio al diavoletto, inoltre gli spiega che sta preparando la neve, è la nube della neve quella che sta dipingendo.
Il diavolo spiega all'angelo il suo desiderio ma l'angelo cerca in tutti i modi di dissuaderlo, perché diavoli, draghi, streghe, maghi e tutte le altre
creature malvagie non sono ammesse al presepe.
La Notte santa è fatta
per la pace in terra e per gli uomini di buona volontà, non per trame
tenebrose, incubi, odio e vendetta. Il diavoletto cerca di convincere l'angelo della propria innocenza e giura in fondo lui è buono e non dice bugie. L'angelo però non gli crede subito e solo dopo una
surreale battaglia a colpi di ombrello e acqua benedetta angioletto e diavoletto fanno pace si
incamminano insieme verso Betlemme.
Ma come far entrare un diavolo al presepe? Con il magico bastone dell'arcangelo Gabriele, preso in prestito per l'occasione, l'angelo trasforma il diavoletto in un bue e se stesso in un asino. In questo modo in due possono assistere da vicino agli straordinari avvenimenti che accadono nel cuore stesso del Natale, il Presepe.
Ed ecco spiegata la presenza di Bue e Asino nella rappresentazione più tradizionale della Natività.
Il messaggio, al di là del significato religioso del Natale, contiene un messaggio di possibilità di una pace universale di fronte a un Bambino, alla vita che trionfa sulla morte, alla luce che trionfa sul buio, e infatti perfino diavolo e angelo possono agire in armonia di fronte alla grandiosità di una nuova vita.
I bambini hanno molto riso di fronte alle trovate circensi, alle gag incalzanti, al ritmo dello spettacolo e all'agire di angelo e diavolo seguendo le parole delle canzoni, quasi come in un musical.
Gli attori sono notevoli, come espressività e recitazione.
Anche per gli adulti è stata una deliziosa ora di teatro.
Lo spettacolo è di Compagnia Bella.
Un blog nato un giorno per caso...un blog sulla lettura, le letture animate per bambini, per adulti, le performance e un po' di tutto e di più di ciò che ci incanta e ci stupisce.
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lunedì 2 dicembre 2013
venerdì 29 novembre 2013
Il Circo delle Nuvole - Gek Tessaro
Avete mai assistito a uno spettacolo teatrale di Gek Tessaro? No? Allora dovreste farlo.
Abbiamo letto, per valutarlo nell'ambito della scelta per una lettura animata, un suo libro illustrato: Il Circo delle Nuvole.
Ancora non abbiamo fatto la nostra scelta, ma sicuramente questo è un libro che merita attenzione, ed è adattissimo a molti bambini di oggi (ma forse non solo di oggi).
Narra di un signore che è diventato ricchissimo e che si compra tutto quello che può comprarsi, finché, un giorno, scopre di non poter comprare nulla, perché possiede già tutto. Ma proprio tutto, anche la sedia su cui siamo seduti noi è sua. I fiori sono suoi. Le fabbriche, le strade, le panchine...tutto gli appartiene ormai. E così diventa terribilmente triste, perché non sa più che cosa comprare.
Poi, un giorno, all'improvviso, un circo di nuvole danzanti gli si para davanti agli occhi e capisce che c'è ancora qualcosa che può comprare: il circo delle nuvole stesso!
E da qui in poi, per molte pagine, si apre un mondo onirico di trapezisti, uomini forti, personaggi stravaganti, cose, oggetti che costituiscono questo circo pazzesco.
L'uomo ricchissimo si compra il Circo delle Nuvole ma, all'improvviso, si mette a piovere. La gente si ripara con l'ombrello, il riccone comincia a saltellare qua e là cercando d raccogliere con dei secchi quanta più pioggia possibile, dato che gli appartiene (sono le nuvole che costituivano il SUO circo quelle che si stanno sciogliendo in pioggia!) e, ovviamente, esce sconfitto da questa avventura, scoprendo che no, non tutto si può comprare. Ci sono ancora cose che i soldi non possono far nulla per avere.
Una bella morale per bambini che, oggi, sono spesso abituati a ottenere, materialmente parlando, più di quanto sia non solo necessario, ma anche utile per la loro crescita come persone.
Ma inizialmente parlavo di spettacoli teatrali. Perché non solo Tessaro è scrittore e illustratore di chiara fama, è anche un performer teatrale: armato di pennarelli, pennelli, teli e proiettore, anima i suoi racconti stupendo grandi e piccini.
Un saggio della sua attività teatrale lo trovate qui:
I libri di Gek Tessaro invece potete acquistarli qui
.
Abbiamo letto, per valutarlo nell'ambito della scelta per una lettura animata, un suo libro illustrato: Il Circo delle Nuvole.
Ancora non abbiamo fatto la nostra scelta, ma sicuramente questo è un libro che merita attenzione, ed è adattissimo a molti bambini di oggi (ma forse non solo di oggi).
Narra di un signore che è diventato ricchissimo e che si compra tutto quello che può comprarsi, finché, un giorno, scopre di non poter comprare nulla, perché possiede già tutto. Ma proprio tutto, anche la sedia su cui siamo seduti noi è sua. I fiori sono suoi. Le fabbriche, le strade, le panchine...tutto gli appartiene ormai. E così diventa terribilmente triste, perché non sa più che cosa comprare.
Poi, un giorno, all'improvviso, un circo di nuvole danzanti gli si para davanti agli occhi e capisce che c'è ancora qualcosa che può comprare: il circo delle nuvole stesso!
E da qui in poi, per molte pagine, si apre un mondo onirico di trapezisti, uomini forti, personaggi stravaganti, cose, oggetti che costituiscono questo circo pazzesco.
L'uomo ricchissimo si compra il Circo delle Nuvole ma, all'improvviso, si mette a piovere. La gente si ripara con l'ombrello, il riccone comincia a saltellare qua e là cercando d raccogliere con dei secchi quanta più pioggia possibile, dato che gli appartiene (sono le nuvole che costituivano il SUO circo quelle che si stanno sciogliendo in pioggia!) e, ovviamente, esce sconfitto da questa avventura, scoprendo che no, non tutto si può comprare. Ci sono ancora cose che i soldi non possono far nulla per avere.
Una bella morale per bambini che, oggi, sono spesso abituati a ottenere, materialmente parlando, più di quanto sia non solo necessario, ma anche utile per la loro crescita come persone.
Ma inizialmente parlavo di spettacoli teatrali. Perché non solo Tessaro è scrittore e illustratore di chiara fama, è anche un performer teatrale: armato di pennarelli, pennelli, teli e proiettore, anima i suoi racconti stupendo grandi e piccini.
Un saggio della sua attività teatrale lo trovate qui:
I libri di Gek Tessaro invece potete acquistarli qui
venerdì 25 ottobre 2013
Luoghi incantati: Campsirago /Enchanted Places: Campsirago
Domenica scorsa, il
20 Ottobre, siamo andati alla tradizionale Burollata di Campsirago. Campsirago
è un piccolissimo borgo medievale nei colli della Brianza, a circa 650 metri di
altitudine, in mezzo a secolari boschi che nascondo numerosissimi e facili sentieri
da percorrere fra i colori autunnali.
Campsirago è anche
una Residenza teatrale, dove Scarlattine Teatro crea spettacoli che porta poi
in tutto il mondo e dove spesso ci sono rappresentazioni per adulti e/o
bambini.
Noi ci siamo andati
per la prima volta in occasione della burollata, ovvero della festa della
castagna, ed era tantissimo tempo che volevamo andarci. Ma la domenica passata
era anche l'occasione per partecipare nuovamente a un breve corso di formazione
gratuito in letture ad alta voce e lettura animate per l'infanzia, tenuto da
attori professionisti formatori della compagnia Scarlattine Teatro.
La breve e intensa formazione è stata seguita da letture ad alta voce tenute da lettori volontari, che avessero partecipato o no al corso non importa, agli angoli dei vicoletti e dei boschi di Campsirago, per Liberi di leggere. Letture per bambini, tengo a specificare, visto che nasce in seno all'iniziativa Leggere per gioco, Leggere per amore.
In occasione di questa festa, poi, vi sono rappresentazioni teatrali per adulti e bambini e musica dal vivo,
castagne cotte sul
fuoco all'aperto e vin brulé cotto sul fuoco sempre all'aperto.
Il luogo è incantato
e incantevole, ci sono antiche costruzioni che nascondo pezzi di storia
affascinante per i grandi e i piccoli: la nevaia che veniva utilizzata come
frigorifero ante litteram,
il forno per la
cottura del pane del villaggio sotto al portico,
enormi camini
all'interno del palazzo principale,
le stalle. E poi le
cose nuove, le migliorie e le invenzioni della compagnia teatrale: la Yurta per la formazione e gli
spettacoli, colorata e quasi incongrua in mezzo al paesaggio boschivo e alle
case di pietra locale,
mentre altre cose,
come i fuochi per le castagne (burolle)
e per il vin brulé,
con il suo vecchio paiolo per la cottura, ben si amalgamano al luogo antico.
Ogni lettore
volontario ha letto un libro tra quelli che preferisce a chi avesse voglia di fermarsi
ad ascoltare, libri per bambini, nell'ambito del progetto Leggere per Gioco,
Leggere per Amore. C'è chi legge meglio, c'è chi legge meno bene, ma
l'importante è appassionarsi e appassionare alla lettura fin dalla più tenera
età, e la possibilità di farlo all'aperto in un luogo talmente incantevole, in
mezzo agli splendidi colori dell'autunno e magari facendo precedere l'ascolto o
la lettura da passeggiate nei boschi e poi, a seguire, un bel cartoccio di
castagne, è un modo diverso per passare un bellissimo pomeriggio e gustarsi i
frutti di stagione.
Finalmente siamo
riusciti ad andarci anche noi, ad ascoltare tanta buona musica, a leggere, a
giocare, anche se il tempo non è stato dei migliori. C'erano anche diversi
banchetti di produttori a km.0 o di associazioni a scopo benefico, con piccoli
laboratori per grandi e piccini, tutto gratuito, a offerta libera. E pazienza
se alla fine abbiamo dovuto ripercorrere la strada per tornare nella frazione
dove avevamo parcheggiato l'auto a passo di marcia e sempre più veloci, a causa
della pioggia che diventava sempre più feroce, sempre più inclemente. Meno male
ha cominciato a piovere solo dopo larga parte del pomeriggio!
Sicuramente abbiamo
scoperto un posto bellissimo e presto ci torneremo per girovagare nei boschi e
goderci un po' di aria buona! E presto torneremo per spettacoli teatrali,
quando ce ne sarà in programma uno adatto ai nostri bimbi. Ci sono anche
letture per bambini in molte biblioteche del meratese, per chi può andarci!
The English Version is here.
domenica 17 marzo 2013
Teatro con i Bambini: Walking with Dinosaurs
Da quella serie è nato lo spettacolo itinerante nel 2007, uno spettacolo che ha richiesto l'ausilio di numerosissimi artisti, per la creazione dei modelli che si muovono, e tre persone per animare ciascun dinosauro.
Avevamo assistito allo spettacolo anche nel 2010, quando venne per la prima volta in tour in 32 città europee e i nostri bimbi erano piccolissimi, a causa della grandissima passione del più grande per i dinosauri.
Il piccolo era letteralmente terrorizzato, perchè i dinosauri sono estremamente realistici sia nell'aspetto, sia nelle movenze, che sono a dire poco fantastiche e realistiche al massimo, per quanto possiamo immaginarci i dinosauri come fossero nella realtà.
Lo show si apre con un attore che impersona il paleontologo che narra la storia dell'evoluzione della terra nel periodo dei dinosauri, con una scenografia che ricorda quanto poco ci fosse come vegetazione, motivo per cui i dinosauri esistenti erano piccoli e carnivori, e con un'emozionante schiudersi di uova.
e la scenografia cambia con un esplodere di enormi felci al centro e al bordo dell'area di rappresentazione, un effetto meraviglioso. Fra gli OOOOO e gli AAAAAA dei bambini:
e l'apparire dei bellissimi stegosauri, con le loro "creste", di cui il paleontologo spiega significato e utilizzo presunto.
Allosauri carnivori
Allosauri e stegosauri contrapposti:
I movimenti della Pangea e i vulcani che eruttano a causa degli scontri fra placche tettoniche e la formazione di gas velenosi che uccidono moltissime specie di dinosauri:
La rinascita della vita grazie al fertilizzarsi del terreno con le ceneri vulcaniche e dopo che i gas velenosi furono smaltiti:
E poi i grandi volatili che attraversavano gli oceani alla ricerca di cibo e terre più interessanti, manovrati, stupitevi pure, da una persona seduta in alto in alto, appesa a dove sono le luci sopra a tutta la scena, e che rimane lì per tutta la serata, salvo scendere alla fine con funi e carrucola! (ovviamente con lo stupore dei pochi che se ne accorgono),
fino all'arrivo degli enormi fiori colorati che sbocciano ai lati del palco, a riempire di colore e di sensazioni quasi di profumo, tanto sono belli e colorati, la sala dello spettacolo.
Fino al combattimento, davvero da tenere col fiato sospeso, fra i due triceratopi: il dominante del gruppo e il giovane che vuole prenderne il posto, che si consluderà con un enorme CRACK! e la rottura di un corno, fra cori di ooooooooooo stupiti di grandi e piccini.
Fino al gran finale:l'arrivo in scena del microcefalo Ankilosauro, insieme a un triceratopo rimasto da prima, seguiti da un piccolo T-Rex che cerca di attaccarli
ma viene presto messo all'angolo dalla forza dei due enormi erbivori, finchè....colpo di scena: un ruggito deflagrante annuncia l'arrivo di mamma T-Rex, tanto cattiva nel cacciare i due erbivori, che, per quanto forti, erano pur sempre meno potenti delle sue enormi fauci,
quanto tenera col suo piccolo cucciolo.
Nel mezzo ovviamente brachiosauri e altri dinosauri, e, nel gran finale, per la delizia di tutti, mamma T-Rex e il suo cucciolo fanno più volte il giro del palco ruggendo a più non posso.
Come scrivevo prima, è la seconda volta che lo vediamo e non ce ne siamo pentiti, è bellissimo e, nonostante il costo piuttosto elevato per una famiglia, ne vale davvero la pena.
Fra l'altro il piccolo nel frattempo è un po' cresciuto, e, salvo alcuni momenti in cui abbiamo dovuto tenerlo per mano, si è goduto decisamente di più lo spettacolo, che è di intrattenimtento ed educativo allo stesso tempo.
Dovessi dare un consiglio, è di andarci almeno una volta: la spesa è impegnativa, ma si esce veramente soddisfatti e con una conoscenza migliorata. Gli automi sono spettacolari, le movenze iperrealistiche, è davvero ben fatto e si vede che è frutto del lavoro di molti studiosi.
Walking with Dinosaurs, the Arena Spectacular
prossimamente in Italia a Torino
lunedì 11 febbraio 2013
Teatro con i Bambini: Il volo delle rondini
Nei giorni scorsi abbiamo organizzato
(per oggi) uno spettacolo teatrale con una compagnia di attori proveniente da
Bergamo, al Compagnia Bella.
E' un attività, questa, volta al fundraising per i fini propri della scuola e al far conoscere e apprezzare il teatro ai bambini fin dall'età della scuola materna: è, infatti, una rappresentazione teatrale già di grande successo, per bambini dai tre ai dieci anni circa.
Da essa è stato poi tratto un libro, Il volo delle rondini, pubblicato per i tipi di Fatatrac e consigliato da LIPU, la Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli.
Oggi abbiamo avuto la fortuna di assistervi e siamo molto felici di averlo fatto, oltre che di averlo organizzato.
E' uno spettacolo incentrato su tre racconi: la nascita della luce
con la lotta fra il Male e il Bene, rappresentato dalle rondini, a quei tempi totalmente bianche, che impediscono ai diavoli di oscurare le Luce della Luna; l'origine della coda a due punte delle rondini; e, infine, il viaggio delle rondini come metafora del viaggio della vita e il rapporto fra una rondine e un salice piangente.
La storia è molto carina, i contenuti profondi, ma a portata di bambino per la leggerezza e la scelta delle parole con cui è raccontata.
Ed è una bella lezione anche per i genitori, che, a un certo punto della vita, devono lasciare che i loro bambini dispieghino le ali e volino per le loro strade, che, anche se porteranno lontano, saranno, appunto, le LORO strade.
L'attrice Laura Aguzzoni è bravissima sia nella recitazione dal vivo che nella lettura di parti del racconto registrate, con le quali dialoga in scena, ed è anche eccellente nel coinvolgere i bambini in parte della recitazione verbale. Ha una mimica straordinaria che, accompagnata alle parole, rende buffa, poetica, interessante la narrazione via via che procede attraverso i vari registri linguistici. Le scenografie sono apparentemente "semplici" ma, in realtà, complete e complesse nell'uso di materiali e di idee: un unico pezzo è cielo con nubi e buco per il Creatore per poi divenire bosco, dal quale appaiono via via, in un buco cambiato di forma e dimensione, il salice piangente, la nube con le rondini, il saggio gufo.
Materiali d recupero diversi fanno la parte dei diavoli che cercano di oscurare le luce della Luna; della zanzara; del drago verde ricavato da un ombrello; della luna. L'inventiva è geniale ed evidente.
I costumi sono semplici ma di effetto: si parte da un vestito totalmente bianco indossato dall'attrice nei panni della rondine "primitiva", per passare a un buffo vestito da diavolo con tanto di codona; il "cappello" da salice composto da un imbuto arrovesciato in cui è infilato un ramo di salice e legato in cima alla testa; per arrivare al vestito fnale da rondine "moderna", un frac indossato sopra al vestito bianco, con le due code irrigidite e innalzate a mimare quelle delle vere rondini.
La storia ha in sè elementi diversissimi e interessanti: da una sorta di mitologia della creazione della luce e della lotta fra il Bene e il Male alle origini della coda delle rondini, imputata a un morso di drago inferto mentre la rondine cercava di fermare la zanzara per salvare gli umani, fino al ciclo della natura nelle migrazioni delle rondini e nella nascita e vita del salice piangente dal seme al tentativo di volo.
Il tutto condito da grande fantasia e con musiche assai descrittive: gioiose, giocose, serie, versi di uccelli, e via dicendo.
E' un attività, questa, volta al fundraising per i fini propri della scuola e al far conoscere e apprezzare il teatro ai bambini fin dall'età della scuola materna: è, infatti, una rappresentazione teatrale già di grande successo, per bambini dai tre ai dieci anni circa.
Da essa è stato poi tratto un libro, Il volo delle rondini, pubblicato per i tipi di Fatatrac e consigliato da LIPU, la Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli.
Oggi abbiamo avuto la fortuna di assistervi e siamo molto felici di averlo fatto, oltre che di averlo organizzato.
E' uno spettacolo incentrato su tre racconi: la nascita della luce
con la lotta fra il Male e il Bene, rappresentato dalle rondini, a quei tempi totalmente bianche, che impediscono ai diavoli di oscurare le Luce della Luna; l'origine della coda a due punte delle rondini; e, infine, il viaggio delle rondini come metafora del viaggio della vita e il rapporto fra una rondine e un salice piangente.
La storia è molto carina, i contenuti profondi, ma a portata di bambino per la leggerezza e la scelta delle parole con cui è raccontata.
Ed è una bella lezione anche per i genitori, che, a un certo punto della vita, devono lasciare che i loro bambini dispieghino le ali e volino per le loro strade, che, anche se porteranno lontano, saranno, appunto, le LORO strade.
Materiali d recupero diversi fanno la parte dei diavoli che cercano di oscurare le luce della Luna; della zanzara; del drago verde ricavato da un ombrello; della luna. L'inventiva è geniale ed evidente.
I costumi sono semplici ma di effetto: si parte da un vestito totalmente bianco indossato dall'attrice nei panni della rondine "primitiva", per passare a un buffo vestito da diavolo con tanto di codona; il "cappello" da salice composto da un imbuto arrovesciato in cui è infilato un ramo di salice e legato in cima alla testa; per arrivare al vestito fnale da rondine "moderna", un frac indossato sopra al vestito bianco, con le due code irrigidite e innalzate a mimare quelle delle vere rondini.
La storia ha in sè elementi diversissimi e interessanti: da una sorta di mitologia della creazione della luce e della lotta fra il Bene e il Male alle origini della coda delle rondini, imputata a un morso di drago inferto mentre la rondine cercava di fermare la zanzara per salvare gli umani, fino al ciclo della natura nelle migrazioni delle rondini e nella nascita e vita del salice piangente dal seme al tentativo di volo.
Il tutto condito da grande fantasia e con musiche assai descrittive: gioiose, giocose, serie, versi di uccelli, e via dicendo.
l Volo delle Rondini
di Giampiero Pizzol
con Laura Aguzzoni
scene Manuela Cenci e Silvana Ninivaggi
musiche di Stefano Liporesi
sabato 24 novembre 2012
A Teatro con i Bambini: Lunatica
Lunatica è poesia, è un racconto liberamente tratto da una serie di racconti e filastrocche di Gianni rodari sulla Luna.
sabato 17 novembre 2012
La Mostra-Installazione-Teatro microMignon
Entriamo alla mostra che si è tenuta all'Arengario di Monza, ingresso
gratuito, evento fra mostra-installazione e rappresentazione
teatrale a stretto contatto con il pubblico, composto prevalentemente da
bambini accompagnati da adulti.
Ci accoglie un fiabesco albero di latta, un albero che si muove, che
deve girare in un girotondo di movimenti e suoni, creati dal suo stesso
girare, e dall'ipnotico proiettarsi di ombre sulle superfici piane delle
pareti e del pavimento. Un gioco di luce, ombra, suoni, che pervade
l'ingresso della mostra e che i bimbi contribuiscono a generare, salendo sull'alberoe facendolo muovere.
E già la mostra si prospetta interessante, un percorso di fiaba, fra suoni, movimenti, storie, come ci aspettavamo conoscendo Anna Fascendini, suo il concept, e Scarlattine Teatro, loro la produzione.
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