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giovedì 21 febbraio 2013

Noci e candele galleggianti

Abbiamo raccolto gusci di noci che si erano rotti in modo perfetto per parecchi mesi. Sì, perchè basta dire "facciamo le barchette" che si scatena la raccolta, ci vorrebbe un contenitore gigantesco se dovessimo tenere tutte quelle che vogliono tenere i bimbi. Alla fine sono riuscita a ridurli a un contenitore di mezzo kg. di yogurt, e sono sufficienti.

Abbiamo raccolto mozziconi di candele del nostro lampadario, rossi e bianchi.

Abbiamo tirato fuori la "schisceta" di cui parlammo nel post dedicato ai portacandele in cera, e abbiamo fuso a bagnomaria la cera, onde evitare che si bruciasse.

Abbiamo preparato due fogli di carta da forno sui cui posare le barchette-noci e ognuno dei bimbi ha provveduto, con molta attenzione e cera fusa ma non bollente, a riempire le proprie barchette:

E intanto che uno finiva di riempire le sue barchette
L'altro preparava gli stoppini
Riempite tutte le noci, abbiamo atteso un pochino perchè la cera si raffreddasse un po' e si solidificasse in parte prima di infilare in ciascuna di esse uno stoppino:
Abbiamo poi aspettato che si raffreddassero del tutto, dove sono rosa chiaro sono fredde, dove sono più scure sono ancora calde:
Le abbiamo poi messe in un contenitore trasparente di vetro riempito di acqua per farne delle candeline galleggianti:
Poi oguno dei bimbi ne ha accesa qualcuna e il risultato finale è qui sotto:
Fate attenzione perchè lavorate con cera calda e fuoco. Non solo, le noci sono di legno, quindi tenetele d'occhio quando sono accese, anche se, essendo in acqua, non presentano grossi pericoli!

lunedì 21 gennaio 2013

Attività con i bambini: coming soon!

Sto preparando un post con un'altra attività con i residui di candele, da fare con i bambini (supervisionata da un adulto, ovviamente, trattandosi di cera calda...).
Presto on line!


sabato 29 dicembre 2012

Attività con i bambini: candele galleggianti.

Come vi avevo raccontato nel post sui portacandele di cera, in casa nostra le candele sono molto amate. E, come potete immaginare, sono state molto utilizzate in questo periodo natalizio (e lo saranno ancora).


Così abbiamo avanzi di cera da riciclare; candele alle quali termina lo stoppino prima che l'intera candela sia consumata, ecc.

In particolare, oggi abbiamo riutilizzato la cera di una candela alla vaniglia che era in un contenitore-vasetto di vetro.
La candela si scioglieva, si scioglieva, lasciando un sacco di cera liquida e consumando lo stoppino.
Allora abbiamo cominciato a travasare la cera liquida in un contenitore di plastica per le uova :

Poi abbiamo preso dello spago di cotone (tipo quello per fare l'arrosto, in cotone purissimo), lo abbiamo immerso nella cera liquida per ricoprirlo, poi lo abbiamo infilato, aiutandoci con uno stuzzicadenti, nella cera ancora liquida versata nel contenitore delle uova.

Abbiamo lasciato raffreddare molto bene, poi abbiamo delicatamente sfilato le nostre candele dal contenitore, e abbiamo ottenuto delle candeline con i bordi frastagliati come quelli del porta uova. <abbiamo preso un basso e largo vaso di vetro, lo abbiamo riempito di acqua, poi ci abbiamo messo le candeline che, per la loro forma, possono tranquillamente galleggiare.


Et voilà, fatte le candeline galleggianti.

Se le volete fare, ricordatevi di scegliere un qualsiasi contenitore che resista al caldo (della cera fusa) e che sia basso e largo, perchè è è per il principio di Archimede che i corpi e, dunque, anche le candele, galleggiano: un corpo immerso in un liquido riceve una spinta pari al peso del volume dell'acqua che sposta, ovvero maggiore è l'acqua che sposta (quindi se è largo e non stretto come un bastoncino o come uno spillo, dato che sposta più acqua) maggiore è la spinta verso l'alto che riceve, cioè galleggia più facilmente)
Potete anche utilizzare delle formine tagliabiscotti appoggiate su carta da forno su un piano liscio, o quelle per i muffin.

giovedì 25 ottobre 2012

Portacandele in cera

Qui da noi le candele sono molto amate...ma molto molto.

Così finiamo sempre per avere dei residui di cera quando le candele finiscono, e li raccogliamo tutti per poi riciclarli. (La differenza fra riutilizzare e riciclare, re-use and recycle: riutilizzare vuol dire usare la stessa cosa per altri scopi o darla ad altri che la utilizzino quando a noi non serve più, riciclarla significa trasfromarla in qualche cosa d'altro. In questo caso trasformiamo, sebbene otteniamo sempre oggetti di cera.)

A casa della bisnonna abbiamo trovato una famosa schisceta (in milanese si diceva così): un pentolino in cui si usava mettere il cibo da portarsi al lavoro. Il pentolino era in alluminio, era piccolo, si chiudeva ermeticamente piegando il suo stesso manico, e permetteva di scaldare sul fuoco il cibo. Erano forse molto più ingegnosi allora: il manico pieghevole è formidabile anche per riporre negli armadi le pentole senza occupare troppo spazio, e lo sarebbe, se il pentolino non fosse in alluminio, anche per occupare poco spazio nella lavastoviglie. Ora trovare pentole col manico pieghevole o che si stacca si rivela quasi una mission impossibile! o super costosa!

Ecco qui la nostra schisceta:






Ora la schisceta è stata riutilizzata: si è trasformata nel nostro pentolino per la raccolta della cera nel tempo e per potervi sciogliere la cera quando ci occorre senza sacrificare pentole di casa.

Tornando alla nostra cera, questa volta abbiamo deciso di riciclarla facendone dei contenitori per candeline scaldavivande.

Eccoli qui:

A noi piacciono moltissimo...al buio diventano semitrasparenti, lattiginosi, e l'effetto d'atmosfera è assicurato!
Ne abbiamo fatti diversi e abbiamo ottenuto sfumature diverse da portacandela a portacandela, perchè avevamo raccolto residui di candele di colori diversi.









Se volete cimentarvi in questo lavoretto, vi raccomando molta attenzione: non è adatto a bambini molto piccoli. Diciamo che se ascoltano bene tutto ciò che dite loro, può andare dai 5 anni circa, poichè si lavora col fuoco e con la cera molto calda.

Che cosa vi occorre:

  • resti di cera (se non ne avete potete comprare la cera in granelli che vendono per fare le candele in casa);
  • un pentolino in cui mettere la cera;
  • un pentolino più grande in cui mettere acqua per la cottura a bagnomaria;
  • un palloncino
  • acqua calda ma non bollente da mettere nel palloncino.

Come fare:

Fate scaldare a bagnomaria il pentolino con la cera. Che cosa significa a bagnomaria? Significa mettendo la cera nel pentolino più piccolo, che poi metterete a bagno nell'acqua contenuta nel pentolino più grande (attenzione a non far traboccare l'acqua dal pentolino più grande), che poi metterete sul fuoco, meglio ancora con un frangifiamma. In questo modo la cera si scioglierà lentamente e senza bruciare, perchè il calore raggiunto nel pentolino più piccolo sarà inferiore a quello che raggiungerebbe se lo metteste direttamente sul fuoco.

Quando la cera comincia a sciogliersi, riempite il palloncino, attaccandolo al rubinetto, di acqua calda non bollente, fino a ottenere la grandezza che desiderate.
Deve comunque essere teso.

Ora il palloncino è pronto per essere immerso nella cera bollente senza scoppiare. Ricordatevi l'acqua: deve essere calda, altrimenti il palloncino scoppierà a contatto con la cera.


Bagnate il palloncino nella cera fusa fino all'altezza desiderata per il vostro portacandele (ricordatevi che non deve stringersi verso l'alto altrimenti la fiamma della candelina che vi metterete lo scioglierà).

Il palloncino deve stare due-tre secondi immerso, non di più. Poi lo sollevate e lo lasciate sgocciolare, e aspettate che la cera si raffreddi prima di reimmergerlo (ci vogliono pochi secondi).

Continuate ripetendo l'immersione-sgocciolamento-raffreddamento per tante volte, tantissime, fino a ottenere lo spessore desiderato. Ricordatevi, ancora una volta, che deve rimanere immersa per due-tre secondi, altrimenti la cera che si era già depositata sul palloncino si scioglierà e si dovrà ricominciare.





Se avete più bambini (come me) glielo potete far fare a turno, uno dietro l'altro, così intanto si raffredda lo strato di cera precedente: un'immersione, via, il secondo bimbo, un'immersione, via, il terzo bimbo (se c'è), e così via ripetendo.

Buon divertimento e buona atmosfera serale con le vostre candeline nel portacandele di cera!