domenica 18 novembre 2012

Patate Blu e Patate Viola: Contributo alla Biodiversità.

Sembrano piante aliene, ma non lo sono affatto. Sono solo varietà un po' dimenticate, trascurate dai grandi coltivatori e dall'industria perchè poco redditizie: il raccolto è minimo, non hanno un grande rendimento.
E così tendono a scomparire, come molta della frutta e verdura antica e ormai rara.

Noi abbiamo provato a coltivare le vitelotte, una varietà viola e piccola, dal sapore con un vago sentore di nocciola.

E questo è il nostro raccolto della scorsa estate (piantiamo in balconiere classiche, piccole, quindi non ci si può aspettare un granché):


















Le patatine tagliate:

E poi cucinate e mangiate! col loro inconfondibile sapore.

Si possono usare come le patate classiche, in puré, lessate, in minestre, danno un colore insolito alla pietanza più banale, e divertono i bimbi, oltre a essere buonissime.

Abbiamo poi ritrovato, dopo qualche anno di latitanza, le patate blu grandi. Non so di che cultivar perchè non c'era scritto dove le ho acquistate, ma ricordano quelle che compravo alla Coop in Svizzera di Pro Specie Rara e che ora non trovo più, almeno non in Ticino, non so negli altri cantoni.
 

Sono più grandi, sode, non hanno l'aroma di nocciola, ma sono più facili da sbucciare e utilizzare se le volete senza buccia per via della forma più regolare e della grandezza.





 Le abbiamo usate per fare le chips, le patatine quelle dei sacchetti, ma nel microonde, quindi senza grassi e senza frittura:












 Ed eccole già cotte mentre si raffreddano:

Pronte:



Ne conserveremo sicuramente qualcuna per piantarla!

Alla prossima puntata della piantagione...


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