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lunedì 2 dicembre 2013

A Teatro con i Bambini: Quell'asino di un bue

Oggi siamo stati a teatro con i bimbi, uno spettacolo organizzato nell'ambito di un progetto di fundraising per la scuola. E devo dire che, come lo scorso anno, è stato un bel successo di vendita di biglietti: tutto esaurito per due spettacoli pomeridiani. (E da domani parte un'altra attività di fundraising: la Mostra del Libro per bambini)

A parte la soddisfazione per l'attività di fundraising, ci siamo divertiti incominciando il mese dell'Avvento con uno spettacolo che parla anche del Natale.




Lo spettacolo si intitola "Quell'asino di un bue" e inizia con la rievocazione di un numero rilevante di feste: il personaggio principale irrompe sulla scena, utilizzando le tecniche della clownerie e una serie di gag divertenti e dal ritmo serrato, portando con sè un regalo, già impacchettato, che dopo una serie di tentativi di disporre in bella mostra finisce per dover rimpacchettare. Il regalo contiene un libro e una canzone, e per rifare il pacco dono l'attore sfodera un lunghissimo, enorme nastro, che non riesce a utilizzare da solo: coinvolge così un bambino del pubblico per fare il fiocco finale.

Il libro e il disco sono contenuti ora in un enorme baule e l'attore e il bambino riescono a terminare il fiocco appena in tempo, dato che sulla scena giunge una ragazza, la destinataria del dono. 

E ha inizio la festa: i due attori, infatti si sfidano in una gara musicale nella preparazione delle feste più note: dal Compleanno al Capodanno, dal Ferragosto al mare al Carnevale in strada. 

Alla fine approdano alla festa più magica di tutte: il Natale. E sull'onda delle parole della canzone di sottofondo si inizia la danza di preparazione di un presepe improvvisato: una capanna di cartone, una pianta, delle rocce fatte con la carta, ecc. ecc. 


E all'improvviso la domanda: se il cammello giunse con uno dei re Magi, come il cavallo e l'elefante, se le pecore giunsero con i pastori, che cosa ci facevano o come arrivarono il bue e l'asinello?

C'è una storia strana e meravigliosa su di loro. Dice la leggenda che uno dei due era un angelo e l'altro addirittura un diavolo.

Il baule del regalo iniziale diventa un ascensore per la discesa divertente e bizzarra agli inferi, dove un diavoletto stanco del buio dell'inferno desidera vedere quello che succede sulla terra. Non ha nessuna voglia di starsene lì ad attizzare il fuoco mentre tutti gli angeli e gli uomini festeggiano il Natale. Il  diavoletto è sente diverso dagli altri suoi compagni diabolici: non è cattivo, ma buono e dentro il petto sente battere un cuore desideroso di scoprire il mondo, di aprirsi alla vita e respirare l'aria festosa del Natale. Così, senza farsi vedere decide di uscire dal sottosuolo per ammirare le stelle, contemplare le montagne, le case, i villaggi ed entrare nel teatro del presepe. 


Sulla sua strada però incontra un angioletto, che gli sembrava una stella, ma una stella non è, ma all'inizio non sembra nemmeno tanto un angelo, non ha le ali e sta lavorando come fosse un imbianchino. L'angioletto gli dimostra che le sue ali sono velocissime da indossare e ne prepara in quattro e quattr'otto un paio al diavoletto, inoltre gli spiega che sta preparando la neve, è la nube della neve quella che sta dipingendo. 
Il diavolo spiega all'angelo il suo desiderio ma l'angelo cerca in tutti i modi di dissuaderlo, perché  diavoli, draghi, streghe, maghi e tutte le altre creature malvagie non sono ammesse al presepe. 

La Notte santa è fatta per la pace in terra e per gli uomini di buona volontà, non per trame tenebrose, incubi, odio e vendetta. Il diavoletto cerca di convincere l'angelo della propria innocenza e giura in fondo lui è buono e non dice bugie. L'angelo però non gli crede subito e solo dopo una surreale battaglia a colpi di ombrello e acqua benedetta angioletto e diavoletto fanno pace si incamminano insieme verso Betlemme. 

Ma come far entrare un diavolo al presepe? Con il magico bastone dell'arcangelo Gabriele, preso in prestito per l'occasione, l'angelo trasforma il diavoletto in un bue e se stesso in un asino. In questo modo in due possono assistere da vicino agli straordinari avvenimenti che accadono nel cuore stesso del Natale, il Presepe.

Ed ecco spiegata la presenza di Bue e Asino nella rappresentazione più tradizionale della Natività.

Il messaggio, al di là del significato religioso del Natale, contiene un messaggio di possibilità di una pace universale di fronte a un Bambino, alla vita che trionfa sulla morte, alla luce che trionfa sul buio, e infatti perfino diavolo e angelo possono agire in armonia di fronte alla grandiosità di una nuova vita. 

I bambini hanno molto riso di fronte alle trovate circensi, alle gag incalzanti, al ritmo dello spettacolo e all'agire di angelo e diavolo seguendo le parole delle canzoni, quasi come in un musical.

Gli attori sono notevoli, come espressività e recitazione.

Anche per gli adulti è stata una deliziosa ora di teatro.

Lo spettacolo è di Compagnia Bella.

venerdì 29 novembre 2013

Il Circo delle Nuvole - Gek Tessaro

Avete mai assistito a uno spettacolo teatrale di Gek Tessaro? No? Allora dovreste farlo.

Abbiamo letto, per valutarlo nell'ambito della scelta per una lettura animata, un suo libro illustrato: Il Circo delle Nuvole.



Ancora non abbiamo fatto la nostra scelta, ma sicuramente questo è un libro che merita attenzione, ed è adattissimo a molti bambini di oggi (ma forse non solo di oggi).

Narra di un signore che è diventato ricchissimo e che si compra tutto quello che può comprarsi, finché, un giorno, scopre di non poter comprare nulla, perché possiede già tutto. Ma proprio tutto, anche la sedia su cui siamo seduti noi è sua. I fiori sono suoi. Le fabbriche, le strade, le panchine...tutto gli appartiene ormai. E così diventa terribilmente triste, perché non sa più che cosa comprare.

Poi, un giorno, all'improvviso, un circo di nuvole danzanti gli si para davanti agli occhi e capisce che c'è ancora qualcosa che può comprare: il circo delle nuvole stesso!

E da qui in poi, per molte pagine, si apre un mondo onirico di trapezisti, uomini forti, personaggi stravaganti, cose, oggetti che costituiscono questo circo pazzesco.

L'uomo ricchissimo si compra il Circo delle Nuvole ma, all'improvviso, si mette a piovere. La gente si ripara con l'ombrello, il riccone comincia a saltellare qua e là cercando d raccogliere con dei secchi quanta più pioggia possibile, dato che gli appartiene (sono le nuvole che costituivano il SUO circo quelle che si stanno sciogliendo in pioggia!) e, ovviamente, esce sconfitto da questa avventura, scoprendo che no, non tutto si può comprare. Ci sono ancora cose che i soldi non possono far nulla per avere.

Una bella morale per bambini che, oggi, sono spesso abituati a ottenere, materialmente parlando, più di quanto sia non solo necessario, ma anche utile per la loro crescita come persone.

Ma inizialmente parlavo di spettacoli teatrali. Perché non solo Tessaro è scrittore e illustratore di chiara fama, è anche un performer teatrale: armato di pennarelli, pennelli, teli e proiettore, anima i suoi racconti stupendo grandi e piccini.

Un saggio della sua attività teatrale lo trovate qui:



I libri di Gek Tessaro invece potete acquistarli qui.

venerdì 25 ottobre 2013

Luoghi incantati: Campsirago /Enchanted Places: Campsirago


Domenica scorsa, il 20 Ottobre, siamo andati alla tradizionale Burollata di Campsirago. Campsirago è un piccolissimo borgo medievale nei colli della Brianza, a circa 650 metri di altitudine, in mezzo a secolari boschi che nascondo numerosissimi e facili sentieri da percorrere fra i colori autunnali.


Campsirago è anche una Residenza teatrale, dove Scarlattine Teatro crea spettacoli che porta poi in tutto il mondo e dove spesso ci sono rappresentazioni per adulti e/o bambini.

Noi ci siamo andati per la prima volta in occasione della burollata, ovvero della festa della castagna, ed era tantissimo tempo che volevamo andarci. Ma la domenica passata era anche l'occasione per partecipare nuovamente a un breve corso di formazione gratuito in letture ad alta voce e lettura animate per l'infanzia, tenuto da attori professionisti formatori della compagnia Scarlattine Teatro.


La breve e intensa formazione è stata seguita da letture ad alta voce tenute da lettori volontari, che avessero partecipato o no al corso non importa, agli angoli dei vicoletti e dei boschi di Campsirago, per Liberi di leggere. Letture per bambini, tengo a specificare, visto che nasce in seno all'iniziativa Leggere per gioco, Leggere per amore.


In occasione di questa festa, poi, vi sono rappresentazioni teatrali per adulti e bambini e musica dal vivo,
castagne cotte sul fuoco all'aperto e vin brulé cotto sul fuoco sempre all'aperto.



Il luogo è incantato e incantevole, ci sono antiche costruzioni che nascondo pezzi di storia affascinante per i grandi e i piccoli: la nevaia che veniva utilizzata come frigorifero ante litteram,


il forno per la cottura del pane del villaggio sotto al portico,


enormi camini all'interno del palazzo principale, 

le stalle. E poi le cose nuove, le migliorie e le invenzioni della compagnia teatrale: la Yurta per la formazione e gli spettacoli, colorata e quasi incongrua in mezzo al paesaggio boschivo e alle case di pietra locale,
 
mentre altre cose, come i fuochi per le castagne (burolle) 
 

e per il vin brulé, con il suo vecchio paiolo per la cottura, ben si amalgamano al luogo antico.





Ogni lettore volontario ha letto un libro tra quelli che preferisce a chi avesse voglia di fermarsi ad ascoltare, libri per bambini, nell'ambito del progetto Leggere per Gioco, Leggere per Amore. C'è chi legge meglio, c'è chi legge meno bene, ma l'importante è appassionarsi e appassionare alla lettura fin dalla più tenera età, e la possibilità di farlo all'aperto in un luogo talmente incantevole, in mezzo agli splendidi colori dell'autunno e magari facendo precedere l'ascolto o la lettura da passeggiate nei boschi e poi, a seguire, un bel cartoccio di castagne, è un modo diverso per passare un bellissimo pomeriggio e gustarsi i frutti di stagione.



Finalmente siamo riusciti ad andarci anche noi, ad ascoltare tanta buona musica, a leggere, a giocare, anche se il tempo non è stato dei migliori. C'erano anche diversi banchetti di produttori a km.0 o di associazioni a scopo benefico, con piccoli laboratori per grandi e piccini, tutto gratuito, a offerta libera. E pazienza se alla fine abbiamo dovuto ripercorrere la strada per tornare nella frazione dove avevamo parcheggiato l'auto a passo di marcia e sempre più veloci, a causa della pioggia che diventava sempre più feroce, sempre più inclemente. Meno male ha cominciato a piovere solo dopo larga parte del pomeriggio!



Sicuramente abbiamo scoperto un posto bellissimo e presto ci torneremo per girovagare nei boschi e goderci un po' di aria buona! E presto torneremo per spettacoli teatrali, quando ce ne sarà in programma uno adatto ai nostri bimbi. Ci sono anche letture per bambini in molte biblioteche del meratese, per chi può andarci!


The English Version is here.