giovedì 20 giugno 2013

Biodiversità: patate blu, riutilizzo della "neve" istantanea.

A causa della pazza primavera di quest'anno le nostra piantine di fragole, in particolare, ma anche fragoline di bosco e altre sono un po' sofferenti.

Le fragole sono praticamente riuscite a produrre, finora, pochissimi frutti e quasi tutti sono ammuffiti o marciti prima di maturare a causa dell'acqua eccessiva. Anche se le Heidi, comprate più tardi, cominciano a mostrare segni di vitalità:



Le fragoline di bosco finora hanno prodotto molto poco, pur essendo belle le piantine, e le patate blu che avevamo piantato sembravano destinate a non produrre nulla. Infatti, quelle nel vaso più grande, sono desolatamente morte, di piante: sono ingiallite e si sono come "spente" senza fare i fiori. Temevo qualche parassita nel terreno (da permacoltura), o qualche parassita arrivato dall'aria o da qualche vaso vicino.

E stamane mi sono decisa a espiantare le piantine e a sostituirle.
Sorpresa! Alla base delle due piante ormai morte c'erano due belle patatone blu:
E allora eccole dopo averle lavate e strofinate un pochino:
Il nostro attuale contributo alla biodiversità!
E che cosa abbiamo fatto della neve natalizia che avevamo colorato di verde per le decorazioni pasquali? E' finalmente giunto il momento di riutilizzarla!
Nel vaso che era delle due patate blu, ho messo a dimore dei bei papaveri multicolori, ma prima di metterceli ho mescolato alla terra la "neve".

Se vi ricordate, si tratta di un polimero ad alta capacità assorbente, un po' come quello che si trova nei pannolini dei bebè, in grado di trattenere molta acqua e di non farla così mancare alle piante, cedendola lentamente quando la terra si fa troppo secca.

E ciò ci aiuterà durante le giornate molto calde a dare poca acqua alla volta ma in modo costante alle piante e, soprattutto, in caso di assenza manterrà umido il terreno.



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