venerdì 28 dicembre 2012

Libri per bambini: Max e il vestito color zafferano

In biblioteca con i bambini abbiamo scoperto questo libro, inedito fino al 1996, della poetessa americana Sylvia Plath, considerata una delle massime poetesse USA del dopoguerra, e, soprattutto, una delle scrittrici e poetesse, anzi non una, LA mia preferita.
Per chi non la conoscesse, formidabile è il suo poema Mirror, e incredibilmente bello il libro The Bell Jar, tradotto in italiano come La Campana di Vetro.

Il libro per bambini Max e il vestito color zafferano rimase fra le sue carte, inedito, fino al 1996, quando fu ritrovato e pubblicato in USA e in seguito, in quello stesso anno, tradotto in italiano dalla bravissima Bianca Pitzorno.

E' la storia di Max, un bambino che vive in un villaggio ai piedi dei monti, e che ha sei fratelli tutti maschi, vive in una famiglia molto tradizionale e ha un papà che lavora in banca e una mamma casalinga e molto brava nel cucito.

Max, vedendo che tutti gli uomini del villaggio hanno i pantaloni lunghi e un abito fatto su misura, desidera una cosa sola: avere un bell'abito che sia come quello dei grandi, ma un abito speciale, da poter indossare sempre, che sia caldo in inverno, fresco d'estate, che vada bene per sciare, per andare sulla slitta, per riportare le mucche dal pascolo, per andare a scuola, per fare ogni cosa insomma.

E' il desiderio di un bambino che vuole essere grande e si trasforma nel suo unico pensiero.

Finchè un giorno arriva a casa un pacco contenente un abito color zafferano, ma della misura del papà. E a partire dal papà tutti gli uomini della famiglia provano a indossarlo, con la mamma che lo modifica a seconda dell'altezza e delle, dal più grande via via fino a Max. Ognuno indossa con ardente desiderio l'abito, salvo poi rimanere sconfitto dal pensiero che quel colore giallo zafferano non andrà bene per la propria attività, finchè l'abito arriva a Max, che non si dà pensiero per il colore, anzi, è felcissimo di avere finalmente l'abito che tanto aveva desiderato. E il colore? Non si rivelerà certo un problema, anzi....lo aiuterà in tutte le situazioni.

Il libro è carino e, nonostante presenti una famiglia assolutamente tradizionale degli anni Cinquanta, e, nonostante i nostri bambini non sappiano che cosa voglia dire andare in giro in calzoncini corti fino all'età della Comunione, ha l'atteggiamento tipico e anticonformista e ribelle della Plath, che tanto soffriva le convenzioni sociali da esservisi parzialmente adeguata e poi mornirne suicida.

Max, pur avendo il desiderio dell'abito che lo rendesse grande e simile a tutti gli altri uomini del villaggio, in fondo è un anticonformista: nulla gli importa del colore straordinario e vistoso, purchè l'abito sia quello che desiderava e risponda ai suoi bisogni quasi impossibili da soddisfare. Una piccola lezione sotto forma di esempio per i bambini che spesso tendono a doversi conformare pur di essere accettati dal gruppo.
In questo dissento completamente dall'interpretazione data dalla Pitzorno quando tradusse il libro, interpretazione che trovate qui.

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