sabato 2 aprile 2016

Scarpe Verdi d'Invidia, una lettura animata sul bullismo. E Paola Cortellesi nel suo monologo.


Ogni tanto ritornano...ed eccomi qui: lo so, scrivo sempre meno, ma scrivo sempre di più, perchè alle traduzioni e agli articoli per diversi giornali si è aggiunto un nuovo giornale, ulbatacc.ch Anzi, se volete dare un'occhiata al sito, ci sono i miei ultimi articoli. Si tratta in generale di articoli di cultura, eventi, mostre, ma non solo. Però sono tornata all'improvviso a scrivere qui per una coincidenza che solo il caso sa far emergere. Io ci tengo molto a questo blog, ma proprio non trovo il tempo per scrivervi tutto quello che ho accuulato nella mia mente e nelle foto per i vari post, ma appunto il caso ha voluto spingermi a farlo. Stiamo preparando a scuola due letture animate, una per le classi terze, a tema paure e mostri, una per le classi quinte. Era tanto tempo (da quando erano in terza della scuola primaria) che desideravamo proporre una lettura animata a tema bullismo, ma quest'anno ci si è presentata l'occasione di doverla scegliere, fra i tanti libri, per un episodio (ma forse anche di più) successo in una delle classi (delle altre non siamo al corrente, sebbene siano cinque, e sicuramente qualcosa di simile sarà accaduto anche nelle altre). In ogni caso per far riflettere i bambini sul tema, anche in vista del passaggio all'ordine scolastico successivo, su un tema tanto delicato. il libro che abbiamo scelto è Scarpe verdi d'invidia. Una storia per dare un calcio al bullismo. di Alberto Pellai.

Una storia tanto simile a una cosa successa nella classe, in alcuni suoi aspetti, che abbiamo modificato un pochino la trama per la nostra animazione, usando un nome femminile per la protagonista.

Il libro parla di Marco, un bambino trasferitosi da un paese sul mare a 900 km di distanza dalla città in cui è andato a vivere, felice del trasloco perchè in quella città gioca la sua squadra del cuore e ci sono stadi per la Serie A. Tutto il suo entusiasmo comincia lentamente a scemare al passare dei giorni, quando si accorge che gli altri bambini lo guardano dall'alto al basso, per poi venire smorzato bruscamente quando si accorge che alcuni bambini lo canzonano alle sue spalle rifacendo il suo accento "straniero". Il tutto peggiora fino all'esplosione quando Marco, il giorno del suo compleanno, riceve finalmente in dono le tanto sospirate scarpe verdi e le indossa a scuola con un entusiasmo gigantesco, l'emozione che segue a una lunga attesa, a un desiderio che cresce con essa e viene finalmente soddisfatto. Marco è convinto che i suoi compagni le ammireranno e invece...diventa l'oggetto di scherno di tutti. Dopo l'intervento della maestra, un lavoro settimanale di classe sulle emozioni e altri eventi per lui entusiasmanti, la situazione viene recuperata e Marco torna ad essere un bambino sereno. L'insegnamento profondo della storia è che da soli il bullismo non si crea e non si può battere, ma che ci vuole un gruppo o l'assenza di intervento del resto del gruppo per crearlo e una squadra per combatterlo e rendere tutta la classe forte e unita.

E che non si deve aver paura, timore, vergogna di parlarne con chi ci può aiutare.

Ieri sera (io non guardo mai la televisione) per puro caso, dopo che i bambini erano andati a letto, ho fatto un po' di zapping e sono capitata sulla RAI1, TV italiana, dove stava andando in onda un monologo di Paola Cortellesi. Poichè la ritengo un'ottima artista, mi sono fermata ad ascoltarlo e mi sono resa conto subito del fatto che si trattava di un monologo sul bullismo, accompagnato dalla musica suonata dal vivo e dalla canzone cantata in diretta da Marco Mengoni, Guerriero.
Un'animazione ovviamente perfetta, da artista professionista e bravissima quale è la Cortellesi, la musica calibrata al momento giusto, con le pause giuste, insomma....un'immensa fonte di ispirazione per la nostra lettura animata!

Davvero intenso, davvero bello, valeva la pena vederlo. Per chi lo avesse perso, trova il pezzo qui:

Buona visione e Buone letture a tutti!

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