Lo ha presentato lo scorso 20 febbraio nel corso di un incontro riservato ai bambini della scuola primaria, e con la consueta cortesia e con la grande capacità istrionica che lo caratterizza, li ha intrattenuti leggendone loro una. Si capisce immediatamente che ha un passato di letture ad alta voce e di teatro alle spalle, perché leggere ad alta voce animando il libro non è cosa da tutti. anche se si è degli ottimi scrittori, non sempre si riesce a leggere in modo così accattivante, così interessante.
E insomma, nel suo nuovo libro Spaghetti e pomodori
Come dire, come ha più volte ribadito, che la cultura non è a km. zero, anzi....e anche la cultura alimentare, la storia del cibo, racconta di mondi lontani, di persone diversissime fra loro, di climi, usi, costumi, colori diversi, che si incontrano per formare quello che oggi è un pezzo della cultura di un singolo Paese.
Il libro si chiude con una breve nota storica di Massimo Montanari, il più famoso storico dell'alimentazione in Europa, che racconta in termini più storici la vera storia degli spaghetti al pomodoro.
E con questo si scopre che "Cercare le proprie radici significa trovare l'altro che c'è in noi".
Un libro che a noi è piaciuto molto, così come ci è molto piaciuto ascoltare Roberto Piumini parlare di sè e del suo libro, della cultura non a km. zero e ascoltarlo nella bellissima lettura!
Nessun commento:
Posta un commento