La nostra Pasqua è stata, lavoretti vari a parte, un po' funestata dal maltempo. Normalmente il maltempo non ci ferma, ma questa volta le settimane di piogge torrenziali e di freddo ci hanno frenato un po' e non abbiamo fatto programmi, oltre al fatto che tutte le nostre buone intenzioni e quasi-programmi sono state disdette all'ultimo minuto.
Quindi un po' ci si annoiava ed eravamo alla ricerca di qualcosa di interessante da fare per uscire un po' e prendere anche un pochino di aria fresca e umida di pioggia, dopo aver passato il giorno di Pasqua con la bisnonna.
Dopo aver, sempre all'ultimo minuto a causa delle disdette di cui sopra, valutato alcune alternative, abbiamo optato per una gita a Milano, a rivedere il Duomo e la Galleria e per visitare la Mostra su Leonardo in 3D, che prometteva di essere molto affascinante.
Si tratta di una mostra costruita, letteralmente, da un gruppo di studio che si sta occupando ormai da anni di realizzare in 3D i modelli che Leonardo aveva progettato e magari mai realizzato, sia perchè non sempre c'erano le tecnologie necessarie a realizzare le sue straordinarie e avveniristiche macchine, sia perchè non gli sarebbe bastata l'intera vita per realizzare anche solo una parte delle sue fantastiche invenzioni.
Leonardo da Vinci esercita su ogni bambino un'attrazione fortissima, perchè è stato un vero genio, un genio a tutto tondo, capace di ogni cosa, e ai bambini quest'idea di onnipotenza, di possibilità infinite, piace assai e corrisponde loro, che sono uomini ancora in potenza e quindi in un certo senso con ancora tutte le possibilità della vita aperte davanti a loro.
Lo scorso anno abbiamo visitato L'Ultima Cena, in un altro post vi parlerò anche di questo.
Quindi i miei bimbi, per quanto il secondo sia ancora piccino, avevano già avuto modo di vedere da icino e dal vivo un'opera incredibile, indimenticabile, e di coglierne la straorinarietà, con tutta la sua storia di essere sopravvissuta alle stesse sperimentazioni di LEonardo, in primo luogo, e ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale in ultima battuta (nonchè al tempo e a mille altre ingiurie).
Questa mostra si presentava come ancora più affascinante e comprensibile, soprattutto per un bimbo piccolo, e col vantaggio che fino ai sei anni inclusi non avrebbero nemmeno pagato il biglietto, che, diciamocelo, è notevole non sapendo quanto a lungo un bimbo di 4-5 anni possa reggere e quanta folla ci possa essere in un'occasione come questa.
LA mostra presenta modelli in 3D di macchine straordinarie, realizzate a partire dai numerosi disegni di Leonardo che si trovano sparpagliati su fogli diversi e addirittura in Codici diversi. Così per realizzarne una, per dire, ci vogliono studi lunghissimi, per capire se mancano dei pezzi se essi si trovino su altri fogli o in altri Codici. Non solo, è molto interattiva nel senso che esistono numerosissime postazioni interattive che spiegano la storia di Leonardo inventore e le macchine stesse. Si apre con un grande touchscreen dove si comincia a scoprire la personalità e le attività di LEonardo, e ci sono anche dei "giochi" didattici che aiutano a meglio comprendere.
Cominciano poi le ricostruzioni in 3D, in legno e altri materiali, circondate ognuna dalle copie dei disegni da cui sono state tratte le informazioni per realizzarle, e da una postazione touchscreen su cui poter leggere la storia dell'invenzione, se sia mai stata realizzata o no, e un gioco che aiuta a costruire con i tantissimi pezzi necessari, mettendoli nella giusta sequenza, la stessa macchina che è visibile in 3D, ed eventualmente, laddove funzioni davvero, a farla funzionare sullo schermo.
Seguono poi altri grandi touchscreen con altre spiegazioni sui disegni, sulle invenzioni e sui Codici leonardeschi.
FRa le ricostruzioni presenti, il soldato-automa che doveva essere posto a guardia sulle mura delle fortificazioni, la nave-mitragliatrice multipla, la macchina del tempo (aka macchina del moto perpetuo), il sottomarino che tanto ricorda gli U-bot della seconda guerra mondiale (e ti fanno domandare se dopo Leonardo sia realmente stato inventato qualcosa di nuovo), due macchine volanti, la viola-cembalo (realmente funzionante), il leone-robot (realmente funzionante, fu davvero realizzato e utilizzato per stupire il re di Francia e illustrargli le capacità tecniche e tecnologiche di Leonardo), il ponte autoportante, il ponte girevole, quello a due piani...
Un'infinita sequenza di cose interessantissime.
Abbiamo avuto la fortuna di scegliere la mattina, perciò la mostra era pochissimo affollata. C'è stata anche data la possibilità, pur essendovi un punto ristoro (è tutto molto piccolo), di uscire per pranzare e tornare poi dentro, a quel punto i bimbi erano stanchissimi, e anche un po' noi, anche per il caldo eccessivo nelle sale.
E al ritorno (molto più affollata al pomeriggio, per quanto primo pomeriggio) abbiamo visitato quella che considererei la seconda parte della mostra, dove viene prima di tutto analizzato e illustrato il celebre autoritratto di Leonardo da vecchio (che poi non è un autoritratto, sia perchè somaticamente non somiglia al Leonardo degli altri autoritratti, sia perchè se lo avesse fatto da così vecchio il tratto non sarebbe stato così deciso e fermo), e con un bellissimo rendering in 3D viene epurato dalle terribili macchie di ruggine che ormai lod eturpano e reso molto piùà leggibile e analizzato in molti suoi dettagli su un enorme touchscreen.
Poi una gran parte della sala è dedicata alla famosissima Ultima Cena e al suo restauro, analizzato anche qui in tutti i dettagli e reso come deve essere stato all'origine (cose che con le nuove teorie dei restauri conservativi non si fa più sul dipinto stesso, ma si può fare nel rendering digitale), quindi con tutti i significati che sono andati perduti sia per l'illeggibilità a un occhio profano dei pochi resti di alcune cose ritratte (la saliera rovesciata da Giuda, per esempio), sia perchè al giorno d'oggi molti signficiati ci sfuggono, non essendo più abituati a leggere per immagini come allora (o forse no...),
Un altro grande touchscreen è poi dedicato alla Monna Lisa, e infine delle teche sono sistemate dove c'è l'area ristoro con riproduzioni in scala minore di altri disegni tecnici.
Una mostra davvero bella e coinvolgente, anche per i bambini che hanno la possibilità di interagire attraverso i touchscreen e , quasi lo dimenticavo, di cimentarsi con legni veri nella ccostruzione del ponte autoportante!
Ho scattato due foto, vedendo che altre persone lo facvano, ma mi sono poi accorta che all'ingresso c'era scritto che non si poteva fare, quindi non le pubblico, ma vi rimando al sito ufficiale della Mostra
Dove
Nel cuore di Milano, entrando in Galleria da Piazza della Scala , nelle Sale del Re.(L'ingresso è ben visibile, non preoccupatevi)
Quando:
dal 1 Marzo al 31 Luglio 2013
dalle 10.00 alle 23.00
Un blog nato un giorno per caso...un blog sulla lettura, le letture animate per bambini, per adulti, le performance e un po' di tutto e di più di ciò che ci incanta e ci stupisce.
Nessun commento:
Posta un commento