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lunedì 18 febbraio 2013

Libri per Bambini - Gender Neutrality o Equity - Parità e differenze

Uh che titolo lunghissimo...ma è perchè voglio inaugurare un nuovo filone che mi sta molto a cuore: la parità fra bambini e bambine, fra donne e uomini, e l'equo trattamento fin dalla più tenera età.

E le differenze: differenze fra i due sessi (ma non le differenze oggettive, di genere, bensì le differenze create dalle menti piccole piccole dell'uomo e della donna) e differenze fra bambini. che, in quanto ricchezza, vanno rispettate e accolte, non vilipese e maltrattate. Ma, ahimè, il comportamento di bambini e bambine, ragazzini e ragazzine, non dipende dalla loro natura innata, bensì dall'educazione che ricevono in famiglia e non solo, in tutto il contesto in cui si trovano a vivere.

E, purtroppo, in una grande maggioranza di casi il contesto, ivi inclusa la scuola, non favorisce la creazione di una mentalità aperta, accogliente e rispettosa. Anzi...si accanisce contro il "diverso", che sia di colore della pelle, di atteggiamenti, o, anche, banalmente, di preferenze. Se una bambina non ama le bambole viene bollata come maschiaccio e isolata dalle altre bambine, se un bambino ama la danza, a meno che sia qualcosa estremamente di moda come oggi l'hip hop, e non il calcio, viene subito bollato come diverso, e via dicendo.

Ancora troppe volte se un bambino indossa una maglietta rosa (ma come, i papà non indossano forse le camicie rosa? e qualcuno anche i jeans rosa??) si sente dire dagli amichetti e dalle amichette: "ma il rosa è un colore da femmine!". Anzi, oggi perfino il viola, colore simbolo dei paramenti sacri indossati solo da uomini, viene ritenuto un "colore da femmine".

Si parla di discriminazione al femminile, di mancanza di parità, ed è un tema amplissimo, difficilissimo, di soluzione, si stima, ancora lontanissima, ma la discriminazione inizia anche quando da piccoli i maschietti si sentono dire "Non piangere, sei un ometto! sembri una femminuccia!", e dove la bambina non può "fare giochi da maschio". Per non parlare dei Paesi ove ancora oggi non può accedere alla scuola...o dove viene fatta studiare meno dei fratelli "tanto non serve".

Mamma mia che tema lunghissimo!

Potremmo partire dal rosa e l'azzurro, quando sono diventati colori "da maschio e da femmina"? perchè non sono sempre stati così...potremmo partire dal tema delle discriminazioni a scuola e sul lavoro, o da tanti altri punti di vista, da quanto è immenso il magma in cui ci stiamo addentrando.

E invece partiamo dall'infanzia, dai libri per bambini, dagli albi illustrati.

Partiamo dal blog di Federica Pizzi, che recensisce in modo favoloso tanti e tanti libri, e che sta creando una bibliografia per temi, e una di questa ci interessa direttamente: nel suo libriemarmellata, ha creato una bella lista di libri da lei già recensiti, a tema bambine non troppo principesse sul pisello:
Brillanti, ribelli e indipendenti. Storie dalla parte delle ragazze

A cui ci piace aggiungere un libro dalla parte dei ragazzi:
Il Bell'Anatroccolo di Harvey Fierstein, illustrazioni di Henry Cole, pubblicato da Lo Stampatello



Elmer, l'anatroccolo protagonista del libro, non è il classico anatroccolo. Gli piace decorare torte, costruire castelli di sabbia invece di fare fortini e preferisce giocare alle marionette al giocare a calcio o a fare sport "machi". A lui sta bene essere così, è felice quando fa le cose che ama.
E dove sta il problema? Sta nel papà e negli altri maschi del gruppo che non lo capiscono e cercano di insegnargli il gioco del baseball, con risultati disastrosi perchè Elemer è tutt'altro che atletico.
E, quando il papà parlando di notte dice che gli altri lo chiamano una femminuccia, Elmer si rivolge alla mamma per esssere rassicurato.
Il giorno successivo subisce le attenzioni indesiderate di un enorme bullo e scappa invece di battersi, solo per scoprire che suo padre si vergogna sempre più di lui. E allora decide di scappare di casa. E scopre, con orrore, nel bosco, che suo papà è stato colpito da un cacciatore e allora non lo lascia morire ma se lo carica sulla schiena e lo porta fino a casa e si prende cura di lui per tutto l'inverno. E così il papà non solo si riprende, ma impara durante la sua convalescenza  che Elmer è un piccolo anatroccolo coraggioso che va solo ammirato, nella sua peculiarità ed unicità che apportano solo ricchezza alla comunità delle anatre.

Un libro adatto ai bambini fino agli 8-9 anni, che aiuta a comprendere le diversità e ad ammirarle e accettarle anzichè disprezzarle ed emarginarle.

E proseguiremo con tanti altri post...restate sintonizzati!



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