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sabato 17 novembre 2012

La Mostra-Installazione-Teatro microMignon

Entriamo alla mostra che si è tenuta all'Arengario di Monza, ingresso gratuito, evento fra mostra-installazione e rappresentazione teatrale a stretto contatto con il pubblico, composto prevalentemente da bambini accompagnati da adulti.
Ci accoglie un fiabesco albero di latta, un albero che si muove, che deve girare in un girotondo di movimenti e suoni, creati dal suo stesso girare, e dall'ipnotico proiettarsi di ombre sulle superfici piane delle pareti e del pavimento. Un gioco di luce, ombra, suoni, che pervade l'ingresso della mostra e che i bimbi contribuiscono a generare, salendo sull'alberoe facendolo muovere.
E già la mostra si prospetta interessante, un percorso di fiaba, fra suoni, movimenti, storie, come ci aspettavamo conoscendo Anna Fascendini, suo il concept, e Scarlattine Teatro, loro la produzione.


Proseguiamo e troviamo un'installazione:
e comprendiamo che, dopo l'albero, questa è la seconda prova della bravura anche dell'artista che le sculture-installazioni e le micromacchine ha realizzato, Anna Turina, con la collaborazione di Matteo Lainati e la stessa Anna Fascendini.

Dopo una svolta, la seconda micromacchina, la lumaLena. E che cosa sarà mai una lumaLena?

Per chi legge la fiaba a cui si ispira, una balena che porta in giro per il mondo una lumachina, che lentamente percorre la sua schiena per tenersi ben salda, per chi è piccolo ingegnere, una straordinaria macchina che suscita meraviglia, che può essere toccata, esplorata, fatta muovere, ascoltata nelle sue sonorità.
Un sogno che diventà realtà, una lumachina che dal suo scoglio percorre il mondo intero con l'aiuto della sua amica balena.

Fra altre piccole installazioni-micromacchine, giungiamo all'enorme nidoFono che ci riporta alla favola dei tre piccoli gufi, una delle nostre preferite, che sorpresa! e che gioia nel vedere il loro nido, nel potervicisi arrampicare, entrare, sentirsi piccolo gufo come nella migliore delle animazioni!
Proseguiamo l'esplorazione e ci ritroviamo....da Pina la Mosca! vi ricordate il libro di cui abbiamo già parlato?
un'installazione bellissima, originale e complessa. e di sottofondo la fiaba raccontata da voci meravigliosamente capaci.
E infine, last but not least, l'ennesima stupefacente micromacchina, la Bicisca & Biciosca, geniali macchine da cavalcare, per vedere gli effetti straordinari che producono:
Che cosa si può aggiungere a queste immagini? che è una mostra straordinaria, che durante il periodo espositivo c'è anche una rappresentazione teatrale, che è frutto di inventiva, fantasia, genialità che fanno coppia con l'immaginazione e l'immaginario straordinari dell'infanzia. E' un gioco, un sogno, una scoperta continua, la Bicisca&Biciosca sono straordinarie per visualizzare gli effetti del movimento sulle immagini e sui meccanismi.

Micromignon
lampada a incandescenza
produzione / production ScarlattineTeatro – Campsirago Residenza Monte di Brianza
da un’idea di / concept Anna Fascendini
di e con / by and with Anna Fascendini, Giulietta Debernardi
drammaturgia / dramaturgy Michele Losi
con la collaborazione di / in collaboration with Barbara Pizzo
micromacchine realizzate da / micromachines devised by Anna Turina, Matteo Lainati con la collaborazione di / in collaboration with Anna Fascendini
luci e allestimento scenico / lighting and setting design Andrea Violato
costumi / costumes Agnese Bocchi

Un'assaggio della parte teatrale: Promo

2 commenti:

  1. che meraviglia!!!!!!! e quando i bambini possono toccare l'arte....la meraviglia è esponenziale!!!

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    1. Anna hai ragione...è la cosa più bella. E sono anche esperienze che mancano in Italia, dove molti musei bellissimi (penso al museo degli strumenti musicali di Milano Castello Sofrzesco, per esempio) sono ancora vecchi musei a grandi bacheche di vetro dove vedi strumenti incredibili, magnifici, ma totalmente...inutili. Non hai nemmeno la possibilità di sentirne il suono. E dire che basterebbe poco, anche senza lasciar toccare strumenti magari preziosi e rari: basterebbe un pulasnte da premere che ti facesse sentire le sonorità dello strumento. O, in caso di maggiori disponibilità, un video che partisse a richiesta per sentirne il suono e vedere come si suona. Alle volte basta davvero poco per rendere interattive anche le cose più preziose e inavvicinabili...

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