sabato 29 dicembre 2012

Attività con i bambini: candele galleggianti.

Come vi avevo raccontato nel post sui portacandele di cera, in casa nostra le candele sono molto amate. E, come potete immaginare, sono state molto utilizzate in questo periodo natalizio (e lo saranno ancora).


Così abbiamo avanzi di cera da riciclare; candele alle quali termina lo stoppino prima che l'intera candela sia consumata, ecc.

In particolare, oggi abbiamo riutilizzato la cera di una candela alla vaniglia che era in un contenitore-vasetto di vetro.
La candela si scioglieva, si scioglieva, lasciando un sacco di cera liquida e consumando lo stoppino.
Allora abbiamo cominciato a travasare la cera liquida in un contenitore di plastica per le uova :

Poi abbiamo preso dello spago di cotone (tipo quello per fare l'arrosto, in cotone purissimo), lo abbiamo immerso nella cera liquida per ricoprirlo, poi lo abbiamo infilato, aiutandoci con uno stuzzicadenti, nella cera ancora liquida versata nel contenitore delle uova.

Abbiamo lasciato raffreddare molto bene, poi abbiamo delicatamente sfilato le nostre candele dal contenitore, e abbiamo ottenuto delle candeline con i bordi frastagliati come quelli del porta uova. <abbiamo preso un basso e largo vaso di vetro, lo abbiamo riempito di acqua, poi ci abbiamo messo le candeline che, per la loro forma, possono tranquillamente galleggiare.


Et voilà, fatte le candeline galleggianti.

Se le volete fare, ricordatevi di scegliere un qualsiasi contenitore che resista al caldo (della cera fusa) e che sia basso e largo, perchè è è per il principio di Archimede che i corpi e, dunque, anche le candele, galleggiano: un corpo immerso in un liquido riceve una spinta pari al peso del volume dell'acqua che sposta, ovvero maggiore è l'acqua che sposta (quindi se è largo e non stretto come un bastoncino o come uno spillo, dato che sposta più acqua) maggiore è la spinta verso l'alto che riceve, cioè galleggia più facilmente)
Potete anche utilizzare delle formine tagliabiscotti appoggiate su carta da forno su un piano liscio, o quelle per i muffin.

venerdì 28 dicembre 2012

Libri per bambini: Max e il vestito color zafferano

In biblioteca con i bambini abbiamo scoperto questo libro, inedito fino al 1996, della poetessa americana Sylvia Plath, considerata una delle massime poetesse USA del dopoguerra, e, soprattutto, una delle scrittrici e poetesse, anzi non una, LA mia preferita.
Per chi non la conoscesse, formidabile è il suo poema Mirror, e incredibilmente bello il libro The Bell Jar, tradotto in italiano come La Campana di Vetro.

Il libro per bambini Max e il vestito color zafferano rimase fra le sue carte, inedito, fino al 1996, quando fu ritrovato e pubblicato in USA e in seguito, in quello stesso anno, tradotto in italiano dalla bravissima Bianca Pitzorno.

E' la storia di Max, un bambino che vive in un villaggio ai piedi dei monti, e che ha sei fratelli tutti maschi, vive in una famiglia molto tradizionale e ha un papà che lavora in banca e una mamma casalinga e molto brava nel cucito.

Max, vedendo che tutti gli uomini del villaggio hanno i pantaloni lunghi e un abito fatto su misura, desidera una cosa sola: avere un bell'abito che sia come quello dei grandi, ma un abito speciale, da poter indossare sempre, che sia caldo in inverno, fresco d'estate, che vada bene per sciare, per andare sulla slitta, per riportare le mucche dal pascolo, per andare a scuola, per fare ogni cosa insomma.

E' il desiderio di un bambino che vuole essere grande e si trasforma nel suo unico pensiero.

Finchè un giorno arriva a casa un pacco contenente un abito color zafferano, ma della misura del papà. E a partire dal papà tutti gli uomini della famiglia provano a indossarlo, con la mamma che lo modifica a seconda dell'altezza e delle, dal più grande via via fino a Max. Ognuno indossa con ardente desiderio l'abito, salvo poi rimanere sconfitto dal pensiero che quel colore giallo zafferano non andrà bene per la propria attività, finchè l'abito arriva a Max, che non si dà pensiero per il colore, anzi, è felcissimo di avere finalmente l'abito che tanto aveva desiderato. E il colore? Non si rivelerà certo un problema, anzi....lo aiuterà in tutte le situazioni.

Il libro è carino e, nonostante presenti una famiglia assolutamente tradizionale degli anni Cinquanta, e, nonostante i nostri bambini non sappiano che cosa voglia dire andare in giro in calzoncini corti fino all'età della Comunione, ha l'atteggiamento tipico e anticonformista e ribelle della Plath, che tanto soffriva le convenzioni sociali da esservisi parzialmente adeguata e poi mornirne suicida.

Max, pur avendo il desiderio dell'abito che lo rendesse grande e simile a tutti gli altri uomini del villaggio, in fondo è un anticonformista: nulla gli importa del colore straordinario e vistoso, purchè l'abito sia quello che desiderava e risponda ai suoi bisogni quasi impossibili da soddisfare. Una piccola lezione sotto forma di esempio per i bambini che spesso tendono a doversi conformare pur di essere accettati dal gruppo.
In questo dissento completamente dall'interpretazione data dalla Pitzorno quando tradusse il libro, interpretazione che trovate qui.

giovedì 27 dicembre 2012

Esperimenti culinari: il panettone

Eccoci a Santo Stefano e finalmente riesco a raccontarvi della nostra ultima avventura culinaria: ci siamo cimentati nella produzione del panettone.

E del risultato finale siamo abbastanza soddisfatti, sebbene ci sia spazio per migliorare la ricetta e il risultato. Innanzitutto mettendo molte più uvette, perchè, come si vede dalla foto sopra, alla fine sono risultate troppo poche e rade.

martedì 25 dicembre 2012

Buon Natale!

Auguri, Buon Natale a tutti! E che sia sereno e pieno di gioia.


E presto vi racconteremo l'avventura del panettone!

Merry Christmas!

domenica 23 dicembre 2012

Libri per Bambini: Dodici Regali per Babbo Natale

Nel nostro calendario dell'Avvento tre giorni fa c'era una sorpresona: un grande libro illustrato per bambini.
Il libro si intitola Dodici Regali per Babbo Natale, scritto e illustrato da Mauri Kunnas, nella collana "I classici moderni per Bambini".
E' la storia di Lillo, lo gnomo più piccolo, che vive sul monte Korvatunturi, dove si trovano il grande laboratorio e la casa di Babbo Natale, e che dsidera essere lui, per una volta, a fare un regalo a Babbo Natale, anzi, ben dodici regali, uno per ogni giorno che ancora manca al Natale.

Nel cercare di preparare i suoi dodici regali, che ogni giorno dovrà pensare e studiare perchè improvvisa sempre, combinerà però un sacco di pasticci, renderà anche le cose un po' più difficili per gli altri gnomi che sono all'opera per preparare e portare i regali ai bambini del mondo.

Ma Babbo Natale e gli altri gnomi accoglieranno con benevolenza e con un sorriso tutti i goffi tentativi di Lillo e saranno felici lo stesso, e gli saranno grati, perchè non solo contano soprattutto le buone intenzioni e i tentativi, ma sanno anche che Lillo è un bambino.

E ricordano, a noi adulti, mentre fanno ridere della sua goffaggine i piccoli lettori, che ogni bambino ci prova, ci mette tutta la sua anima e il suo sforzo, e non importa come riesce alla fine, ciò che importa è il sentimento, il provarci e il compiere il proprio "lavoro", non la perferzione del risultato.
E che quando i nostri piccoli gnomi vogliono aiutarci nei compiti "adulti", come fare una torta, apparecchiare e o fare il presepe, alle volte le nostre pretese di perfezione, di ordine e di precisione non sono proprio adatte a dei bambini, che vanno gratificati per il loro grande sforzo anche se il risultato non è quello di un...."professionista"!

E con ciò...preparatevi a pulire da cima a fondo una cucina in cui avrete avuto l'aiuto del vostro personalissimo Lillo per fare i biscotti di Natale! (o il Panettone)

giovedì 20 dicembre 2012

Giochi per bambini. E con bambini intendo gender-neutral.

Chi mi conosce sa che da sempre sono per l'eguaglianza fra i sessi e per l'emancipazione femminile. E con emancipazione femminile intendo il liberarsi da stereotipi castranti e sminuenti l'essere umano in quanto di genere femminile.

E non solo. Quando si tratta di bambini la cosa si fa mostruosa: nella mia percezione siamo tornati indietro di almeno 50 anni, a prima degli anni Settanta con i loro mutamenti sociali.

La distinzione che si nota in tutto, sia nella tipologia di gioco (bambola=bambinA, pistola, macchinina, trenino=bambinO) sia nella colorazione dello stesso identico gioco se destinato a un maschietto o a una femminuccia (clamoroso l'esempio delle biciclette, delle quali non si capisce perchè debbano essere rosa con dettagli fucsia o fucsia con dettagli turchesi quando destinate alle bambine; bianche a disegni azzurri o verdi con poliziotti o ranger vari se destinati ai maschietti), è a dir poco ghettizzante e terribilmente caratterizzante il bambino in quanto maschio o femmina, non in quanto persona, ed è da considerarsi assurda e perpetrante stereotipi di genere che già sono duri a morire, figuriamoci così.

A parole si parla di parità dei sessi, eguali diritti e doveri, possibilità di accesso al lavoro, parità di stipendi, ecc. ecc., nei fatti sono gli stessi genitori, complici le aziende produttrici, a perpetuare le discriminazioni di genere.

Quante volte i miei figli si sono sentiti dire che se è rosa o viola è da femmina...ma chi l'ha stabilito? Gli uomini non indossano forse camicie rosa? E il viola non è il colore dei paramenti sacri che indossano solo gli uomini della chiesa, proibiti alle donne? Eppure....i bambini sono la voce dell'innocenza, riportano solo ciò che assorbono dagli adulti che li circondano e che hanno influenza su di loro, come la tanta, troppa TV e pubblicità che molti vedono (e qui subentra il marketing come colpevole mezzo di diffusione di stereotipi di genere, perchè è ormai riconosciuta l'influenza sociale che esso ha).

Finalmente non mi sento più sola nella mia personale battaglia: dopo il catalogo Svedese di giochi di qualche mese fa che ha abolito la distinzione maschile-femminile, una bambina, molto più intelligente di tanti adulti, ha compiuto un gesto clamoroso che porterà a risultati concreti: qui l'articolo italiano, qui uno degli originali.

Come se poi i più grandi cuochi del mondo non fossero tutti uomini...o quasi!

Auguri cari bambini, vi auguro che questo sia un primo "piccolo passo per un uomo e un grande passo per l'umanità" (cit.)

Lavoretti per il Natale: decoriamo le finestre

Lunedì 17 dicembre ci hanno pubblicati, con un nostro lavoro à deux, cioè mio e del mio piccolo elfo, qui, al giorno 17 del calendario dell'Avvento tutto speciale pubblicato da Pane, Amore e Creatività.

Ma il lavoro à deux non è bastato e il piccolo elfo, annoiato, accompagnato dall'elfo più grande, ha deciso di creare, questa volta senza ausilio della mamma, altri decori per le nostre finestre.

E così sono nati nuovi addobbi a tema natalizio: ovviamente i disegni della mamma, già utilizzati una volta, e quelli in dotazione non bastavano, perciò hanno creato le loro proprie stelle comete. Quest'anno sicuramente i Magi non seguiranno la cometa sbagliata, come nel nostro libro preferito per l'Avvento: le cinque comete prodotte dai bimbi puntano tutte verso il nostro albero di Natale...
Ed eccoli all'opera: disegno.


Ricalco con disegno fissato sotto al foglio di acetato:
Coloritura stellina cometa numero 1 del piccolo:
Quella del "grande":
E, dato che quella del puntale e queste due non bastano, facciamone un'altra piccola:
E ne nascerà un'altra grande, che vedrete ultimata e appesa alla finestra.
Lasciamole asciugare per bene, le stacchiamo dai fogli di acetato e le posiamo sulla finestra (un affollarsi di stelle comete!)

Ed eccone una in posizione finale:

SE vi interessa il procedimento, correte su Pane, Amore e Creatività e leggete l'articolo!


mercoledì 19 dicembre 2012

Canti Natalizi

Ci siamo! domani si parte con il primo coro....canteremo, come coro di adulti, a introdurre la festa della scuola primaria per il Natale.

Venerdì pomeriggio invece accoglieremo, a sorpresa, i bambini della scuola materna al loro arrivo all'auditorium con due canti natalizi, una laude antica nell'arrangiamento del Maestro Chieffo, Lieti Pastori, e un canto moderno, In questa notte splendida.

Il nostro sarà un coro, però qui c'è il canto:



Sono emozionata....sono felice ed emozionata di poter cantare davanti a tanti bambini, e sono sicura che il piccolo elfo numero 2 sarà contento.

Poi sarà il turno dei bambini cantare e non so se ci riservano qualche altra sorpresa oltre ai sei canti, fra cui due spiritual in inglese, che canteranno tutti insieme.

Avrebbe dovuto essere una festa corale, in piazza, come lo scorso anno, ma a causa delle bufere di neve e del ghiaccio seguente è stata rimandata e si terrà in un auditorium al chiuso...peccato, ma sono sicura che sarà bellissima lo stesso!

La collaborazione fra genitori e insegnanti nella scuola dei miei figli è la cosa più bella di questi anni di scuola materna, la cosa che ho apprezzato di più e che mi ha entusiasmato, ci ha permesso di essere davvero parte della loro crescita e della loro vita scolastica.

Ed è la cosa che mi mancherà di più cambiando per una scuola pubblica che, ahimè, tende a rendere tutto troppo burocratico e a non consentire un coinvolgimento forte da parte di chi è disposto a dare una mano senza pretese, anzi...offrendo la propria collaborazione e i propri servigi, secondo le proprie inclinazioni e capacità.

Come nel caso delle letture animate: abbiamo la fortuna di avere una scuola primaria pubblica che ne organizza ben UNA in un anno per ogni livello (cioè una per le prime, una per le seconde, e via dicendo), ma alla scuola materna ne abbiamo fatte tantissime, una ogni giovedì e una ogni venerdì dell'anno scolastico, dopo il termine dell'inserimento dei piccoli, e con ogni mezzo: teatrino di carta, personificazioni, lettura animata dalla sola voce, lettua voce-musica violino, ecc. ecc. E senza tanti problemi burocratici, lettere formali di convocazioni, vincoli e cavilli vari...

Comunque, si dia il via ai gorgheggi: scaldiamo le ugole, siamo pronti a cantare!

lunedì 17 dicembre 2012

Il Menu di Natale

Ci siamo quasi...manca una settimana alla Vigilia di Natale. La Chiesa qui di fronte ha iniziato a far risuonare le carole natalizie per i cieli circostanti, e ci ricorda costantemente che il Natale è alle porte, la neve è caduta a imbiancare giardini, alberi, case; i decori in casa sono pronti: presepe, albero, candeline sparse, alberini di metallo, addobbi alle finestre...tutto sembra mostrare che siamo sempre più vicini.



Il Menu di Natale e la spesa per mettersi all'opera incombono.

Voi che cosa preparerete? Piatti della tradizione? e se sì, che tradizione e che piatti?

Noi avremo una vigilia con Vellutata di Lenticchie al Balsamico, Fondue Bourguignonne e dolci natalizi.

E un pranzo di Natale con raclette a volontà.

Libri per bambini: Gruffalò e la sua piccolina

Il Gruffalo ci piace, ci piace in versione originale e ora l'abbiamo scoperto anche in italiano.

Abbiamo preso in prestito in biblioteca Gruffalò e la sua bambina, e ne siamo stati felici.

Il libro è poesia: un mostro bruttino, grande e grosso, il Gruffalò, appunto, teme la foresta di notte e scoraggia la sua piccolina dall'andarvi da sola, naturalmente tutto in rima come nella versione originale.

Nel bosco, la notte non si deve andare: c'è un topo mostruoso, gigantesco, con zampe forzute, possenti e pelose, fa paura, mangia i Gruffalò, bisogna strne lontani.

La notte il papà dorme, la piccola si annoia e decide che nessun topo le fa paura, nonostante la nve e il vento che ulula, si avventura nel bosco alla ricerca del mitico topo. Dopo diversi incontri con abitanti del bosco che la sconsigliano dal cercare il tremendo topo gigante, le piccola giunge alla tana di un topino, e subito vuole mangiarselo. Ma il topino, scaltro, con giochi di ombre create dalla luna, le fa credere che sia veramente arrivato il topo gigante e la piccola batte in ritirata nella grotta, fra le braccia calde e rassicuranti del papà ancora addormentato.

Un bel libro, belle illustrazioni e una buona traduzione in rima.

Un libro che ben si presta anche a una lettura animata, almeno animata dalla sola voce, che contribuisce a creare la suspence e a "spaventare" un po' i piccini, che rimangono in attesa del finale rassicurante.

Julia Donaldson e Axel Schleffer
Gruffalò e la sua piccolina
EMME Edizioni
dai 3 anni


domenica 16 dicembre 2012

La casa della strega in Pan di Zenzero

Oggi è stata una giornata un po' così: fra neve, ghiaccio, nebbia, siamo rimasti in casa. Abbiamo notato che al nostro presepe mancava la stella cometa, allora l'abbiamo prontamente ricavata dal compensato avanzato dal lavoro dei Mulini, poi l'abbiamo dipinta di giallo e infine ripassata con una vernice fluorescente.

Ma era un lavoretto da pochi minuti, così ci siamo impegnati nella creazione e costruzione della casetta di pan di zenzero.

sabato 15 dicembre 2012

Alberi di Natale creativi: il filo di rame

Nei giorni scorsi abbiamo preparato alberi di Natale di stelle di pasta frolla, oggi ci dedichiamo ad alberi di Natale in metallo.

Possono essere piccole (o medie o grandi) decorazioni per la casa o piccoli regali artigianali.

Volevo mostrarvene due ma solo uno è pronto e iniziamo da quello: magari poi riesco a mettere la foto del secondo.


Non è fotografato storto: è posizionato storto in un punto del nostro presepe vicino ai Mulini.

Basta del filo di rame (io ho usato quello che avevo per i bonsai), una pinza per aiutarvi nei passaggi di piegatura piccoli, per esempio per fare il puntale, e qualcosa di conico per aiutarvi a mantenere la forma: esistono apposite forme in polistirolo, reperibili nei colorifici o nei centri bricolage, oppure potete crearla voi con del cartoncino e del nastro adesivo.

Una volta ottenuto l'alberino, potete decoralo a piacere: io ho usato delle perline di vetro, ma si possono usare origami, disegni, fiocchi, o lasciarli così, molto minimal.
Usate cose leggere altrimenti si piegherà.

I sassi alla base sono semplicemente decorativi: sono sassi fluorescenti che indicano il percorso verso la capanna della Natività nel nostro presepe.


venerdì 14 dicembre 2012

Libri per Bambini: The Cat in the Hat Knows a Lot About That!

The Cat in the Hat Knows a Lot About That! è una serie di libri, ma anche una serie televisiva, basata sul famoso personaggio del gatto con il cappello del Dr. Seuss.
Non sono libri scritti da lui e nemmeno da lui illustrati, ma usano le stesse immagini che usava lui, con l'aggiunta di due bambini di due razze diverse, Nick e Sally, e sono in rima e con nomi fantasiosi come quelli che inventava lui sia per i personaggi strani, sia per le macchine.
E' una serie che è stata pensata per suscitare le scintilla dell'amore per l'apprendimento e per la scienza nei bambini di età prescolare o dei primi due anni della scuola primaria.
Questi libri si propongono di formare idee positive sulla scienza e sugli scienziati nei bambini, i futuri cittadini e innovatori del mondo, e per far loro amare l'esplorazione del mondo.

In ogni libro Sally e Nick vanno all'avventura, sempre un'avventura scientifica, come volare con gli uccelli per scoprire quando e come migrano.
O, nel caso del nostro libro che contiene due storie, A Reindeer's First Christmas (Il primo Natale di una Renna) e The Cat in the Hat Knows a Lot About Christmas (Il gatto col cappello sa molto del Natale), guidati dal gatto sulla sua Thinga-ma-jigger, una straordinaria macchina volante che si trasforma anche in barca,  i due bambini scoprono che gli elefanti hanno uno smisurato olfatto che permette loro di trovare l'acqua a grande distanza, che possono usare la proboscide per farsi la doccia; che i delfni vivono in branchi e che comunicano fra loro anche sott'acqua e altre piccole e grandi scoperte.

E, nel frattempo, accompagnano la piccola renna a celebrare il suo primo Natale con mamma e papà renna trainando la slitta di Babbo Natale, mentre nella seconda avventura, scoprendo nuove cose, fanno trascorrere più velocemente il tempo mancante al Natale in famiglia che sembrava non passare mai,

E' un volume molto sottile, brossurato, che contiene anche degli ornamenti staccabili in cartoncino glitterato per decorare l'albero. Le due avventure cominciano dalla prima e dalla quarta di copertina e sono capovolte l'una rispetto all'altra, cosa che agli occhi del mio piccolo elfo ha reso il libro "magico": "Mamma ma non hai cambiato libro! Era lo stesso!", aggiungendo un elemento di divertimento agli straordinari personaggi e alle fantasiose rime à la Dr. Seuss.

The Cat in the Hat Knows a Lot About That!
A Reindeer's First Christmas and New Friends for Christmas
2 books in one with glitter ornaments
Random House Children's Books
2012
Età: 3 - 7 anni

Nevica: nuovo look.

In realtà è la seconda nevicata di stagione e mi sembrava ora di entrare nel mood invernale.

Sto preparando degli alberini di Natale, stavolta non edibili, e presto ve li mostrerò qui, neve permettendo.

Dopo Santa Lucia, che ci ha portato una cena a solo lume di candela



e la storia dell'Avvento numero 13 letta a lume di candela, oltrechè un nuovo libretto con due storie del Dr.Seuss, abbiamo finalmente quasi terminato anche il nostro presepe con i famosi mulini: presto vi faremo vedere la fotografia!

giovedì 13 dicembre 2012

Santa Lucia, la notte più lunga che ci sia!

La notte fra il 12 e il 13 dicembre è la notte più lunga che ci sia, per tradizione quella in cui Santa Lucia, nei Paesi scandinavi, in particolare in Svezia, ma anche in molte regioni italofone, porta i regali ai bambini passando in groppa al suo asinello.

Per accoglierla come si deve si dovrebbero lasciare dei biscotti e del latte per l'asinello.

Ricordi da bambina mi riportano in Veneto, dove Santa Lucia porta i doni ai bimbi buoni, ma anche in Svezia, dove Santa Lucia è una delle feste più sentite del periodo natalizio: la mattina del 13 dicembre sono i bambini a svegliare i genitori e a portare loro la colazione.

Ci sono poi concerti e cori e la processione: bambini e bambine, tutti vestiti di bianco, procedono con alla testa Santa Lucia stessa, anche lei vestita di bianco. I bambini e le bambine tengono in mano una candela, le bime indossano una corona di verde e i bambini un cappello bisanco a cono, Santa Lucia una corona verde con 4 candele saldamente fissate e accese. In fondo, Santa Lucia è la festa delle luci, dato che coincide con il solstizio d'inverno e con la notte più lunga...

In Veneto la Santa portava ai bambini soprattutto dolci e piccoli doni, in Svezia per tradizione si preparano i Lussekatter (focaccine dolci di Santa Lucia, con zafferano).

Vi rimando a questo filmato per un bellissimo e suggestivo canto di Santa Lucia in una cattedrale svedese:


E, per festeggiare Santa Lucia, oggi i bimbi troveranno nel loro calendario dell'Avvento l'invito a cenare e leggere la storia dell'Avvento numero 13 a lume di candela!





martedì 11 dicembre 2012

Alberi di stelle di pasta frolla 2


Natale dolce: gli alberi di stelle

Per decorare la nostra tavola ma anche per fare dei gustosi e dolci regali, abbiamo pensato di fare gli alberi di stelle di frolla. In realtà abbiamo usato (uso il plurale perchè ho sempre almeno un elfo aiutante in cucina, se non due) una pasta frolla fatta di farina e di amido di mais, per provare a rendere più friabile il biscotto risultante.


lunedì 10 dicembre 2012

Muffin rosmarino e Limone: aromi mediterranei in mezzo alla neve.

Nostalgia degli aromi mediterranei e dei profumi che ci avvolgono d'estate....e allora, in mezzo alla bufera di neve, prepariamo questi dolcissimi e strepitosi Muffin al Rosmarino e Limone.

Ingredienti: 

per 9-.10 muffin 
140 gr. di farina
180 gr. di zucchero
1 cucchiaino di lievito per dolci
140 gr. di burro fuso
1 rametto di rosmarino
1 limone biologico
1 presa di sale
2 uova
eventualmente zucchero al velo

Procedimento:

Mescolate farina, lievito e zucchero.





Tritate finemente 1 cucchiaino di aghi di rosmarino,






grattugiate la scorza del limone,









unite entrambi al burro fuso. 


Lasciar raffreddare prima di unire le uova, il sale e 1 cucchiaio di succo di limone e sbattere bene con la frusta.
Unire poi alla farina mescolata con lievito e zucchero
e sbattere fino a ottenere una pastella densa ma
ancora fluida. Distribuirla in 8-9 pirottini da muffin,
 infornare in forno già caldo a 180° per una 30ina di minuti.



Lasciar raffreddare ed eventualmente cospargere con zucchero al velo.


sono già molto dolci, perciò valutare bene se mettere anche lo zucchero al velo!


domenica 9 dicembre 2012

Corona dell'Avvento: il contributo di Emanuela & co.

Ed ecco una bellissima corona dell'Avvento fatta in casa:

Con elementi naturali (rametti di pino, arance essiccate, cannella, anice stellato), carta (decorazioni in origami) e una folletta a vegliare sulle fiammelle...
Bravissimi, è splendida!


Lavoretti di Natale con i Bambini: addobbi in FIMO

Siamo all'8 dicembre...e dopo aver montato e addobbato l'albero di Natale, K2 si annoia e decide di prendere il FIMO Light per fare un lavoretto. "Mamma che ne dici di una pallina per l'albero?" "Va bene K2, ma che ne dici di fare anche un puntale per l'albero, dato che non lo abbiamo?" (o meglio, ne abbiamo uno molto pesante che ci piega la punta dell'albero).
Ok, partiamo.
E il bimbetto decide che il puntale sarà una stella e comincia a lavorarci con il mattarello e la formina a stella:
Poi...."Ma facciamo anche la coda, diventerà una stella cometa!"

sabato 8 dicembre 2012

Libri illustrati per bambini: Tre Storie di Neve

In tema con la prima copiosa nevicata della stagione, abbiamo letto Tre Storie di Neve di Vivian Lamarque, illustrato divinamente da Maria Battaglia.

Le parole della scrittrice e poetessa contemporanea, lievi come neve che cade silenziosa, raccontano tre belle storie, o meglio, tre storie di solitudine beata, di solitudine tranquilla e del ritrovarsi di tre solitudini in un'amicizia profonda e vera. Tre storie legate da un sottile fil rouge, quello della speranza, che pervade le pagine del libro sia come sfondo alle parole che narrano il racconto, sia come vero fil rouge che passa da un albero all'altro, da un pettirosso all'altro, da un bosco a un grattacielo a una strada per poi tornare a intrecciarsi fra i rami del primo bosco.

Le illustrazioni sono leggere, soffici come la neve, e rendono ancora più belle le tre storie che, all'inizio appaiono un po' tristi, lasciano un fondo di amaro in bocca, anche se la Lamarque gioca con le parole e con le ripetizioni di frasi che tanto divertono i bimbi, ma alla fine esplodono in un finale di speranza, amore e bellezza.


E' un libro che ci è piaciuto, consigliato dai quattro anni,




venerdì 7 dicembre 2012

Gli zuccherini che addolcisono (e abbelliscono) la giornata

A noi "bimbi" piacciono gli zuccherini con le forme più strane, magari colorati e magari con il proumo della vaniglia, ma potrebbe essere, ad esempio, la cannella.

E anche ai veri bimbi piacciono...e sono anche un modo carino per accompagnare un caffè o un té offerto agli ospiti, carino e originale, oltrechè profumato.

E poichè in giro ci sono prezzi folli per tali piccole delizie, abbiamo deciso di farcele da sole, come sempre.



Ed ecco il procedimento:
Ci siamo procurati delle forme per cioccolatini, più piccoli sono, meglio è.

Poichè li volevamo colorati e profumati, abbiamo preso del colorante verde in gocce e ne abbiamo messe due-tre gocce nel vaso in cui abbiamo messo una tazza di zucchero bianco, abbiamo messo il tappo e mescolato bene scuotendo il vasetto in modo da ottenere un colore uniforme (in questo caso il verde).

Si prende poi un cucchiaino, un minuscolo contenitore e della vaniglia liquida.
Si mette un cucchiaino di vaniglia bourbon e un cucchiaino d'acqua nel minuscolo contenitore e li si mescola bene.


Con lo stesso cucchiaino da té, si mescola meglio che si può la vaniglia e l'acqua allo zucchero.

Per farlo bene bene, si può poi usare la stessa tecnica di prima: tappare il vasetto e shakerare molto.
Alla fine si dovrebbe ottenere uno zucchero che ha la consistenza della sabbia bagnata.

Con molta pazienza (ma in realtà è una cosa velocissima da fare) si mette lo zucchero nelle formine da cioccolatino:
fino a riempirle tutte
Con una spatola si toglie l'eccesso di zucchero (abbiate cura di premere bene lo zucchero in modo da riempire bene la formina), e poi si lascia asciugare.

Infine si mette della carta da forno su un vassoio e si capovolgono le formine:
Per sicurezza li si può infornare per una decina di minuti a 120° (anche meno se avete un forno che ve lo consente) e poi li li si mette in una zuccheriera, o in un pacchetto o scatolina trasparente da legare con un fiocco se si intende fare un regalino.


Et voilà gli zuccherini sono pronti per essere serviti agli ospiti o per rallegrare e addolcire una giornata uggiosa!





giovedì 6 dicembre 2012

6 dicembre: San Nicola.

Oggi avremmo voluto mostrarvi come fare gli zuccherini colorati, aromatizzati e di varie forme, ma rimandiamo a domani, perchè oggi è il 6 dicembre e si festeggia San Nicola, Sinterklaas, o Santa Claus.



E San Nicola, secondo la tradizione, porta i doni ai bambini, passando attraverso i camini e in alcuni posti lasciandoli nelle scarpe dei bimbi stessi. Ed è da San Nicola da Myra, da alcuni meglio conosciuto come San Nicola da Bari, che deriva Santa Claus o Babbo Natale, perchè San Nicola, in vita, fu un uomo molto generoso con i bisognosi e in particolare ocn bambini e bambine, si dice che salvò tre ragazzine figlie di un vicino caduto in disgrazia da un avvenire di prostituzione donando loro oro per la dote e per la sopravvivenza della famiglia, ma rimanendo nell'anonimato.


La tradizione di San Nicola esiste anche in molte regioni italofone, ma è molto forte nei paesi del nord Europa, specialmente in Olanda, dove si festeggia Sinterklaas. Che era ed è rappresentato come un uomo anziano, dalla lunga barba bianca, con un abito rosso, la croce d'oro, la mitra rossa e ci ricorda qualcuno...

E' grazie a una poesia scritta dal Dr. Clement Clarke Moore che abbiamo una precisa descrizione di San Nicola, Santa Claus, ed è lui che per la prima volta nella storia introduce le renne e i loro famosi nomi nella storia di babbo Natale.

Egli compose la sua famosa poesia nel 1822, per leggerla la sera della Vigilia di Natale ai suoi 6 bambini, riunendo divinità, personaggi del folklore e tradizioni europee, e la intitolò A Visit from St. Nicholas, meglio conosciuto come The Night Before Christmas.

mercoledì 5 dicembre 2012

Conto alla rovescia di natale: addobbiamo la nostra casa!

Wow, come vola il tempo! Siamo già al 5 dicembre!

Abbiamo preso dei begli scatoloni "temporanei" e ci abbiamo infilato tutto ciò che avevamo esposto sulle mensole e non solo: sculture di polistirolo e carta del laboratorio Munari, gingilli vari, fotografie di famiglia, lavoretti di scuola del periodo pre-natalizio, portacandele con cuori per l'anniversario, ecc. ecc.

E ora? Ora è tempo di pensare agli addobbi natalizi!

Andiamo in cantina/solaio/ripostiglio e tiriamo fuori questi enormi, o piccolissimi, scatoloni che contengono l'albero, il presepe se lo fate, i decori per la casa.

E lanciamoci nell'addobbo creativo: potrebbe essere fatto di addobbi acquistati, ma anche di addobbi fatti con le nostre manine: in pasta di sale, pasta di mais, FIMO, cartoncino colorato, e chi più ne ha più ne metta.

Noi a un piccolo atelier creativo per bambini tenuto dalle Tagesmutter in occasione della Mostra di Natale alla scuola abbiamo già "creato" due addobbi semplici, da bimbi di massimo 5 anni, da appendere, eccoli:




E ora tiriamo fuori i risultati degli sforzi degli anni passati e ci mettiamo al lavoro. La nostra casa diventerà allegra, creativa, natalizia! E voi? siete pronti ad addobbare?

Ricordatevi l'inventario! E ricordatevi anche che se qualcosa non corrisponde più ai vostri gusti, alle vostre esigenze o vi rende infelici perchè legato a brutti ricordi, potete sempre rimediare!


martedì 4 dicembre 2012

Libri per bambini: La fuga del Rio Lobo

Ieri, oltre alla storia del 3 dicembre del libro stupendo di Beatrice Masini "La notte della cometa sbagliata" abbiamo letto un libro per bimbi sotto agli otto anni veramente...brutto.

Spiace dirlo, ma è semplicemente brutto.

Il mio bimbo più grande stentava a prendere sonno perchè ieri ci è morto un pesce e lui era disperato, e allora, nonostante fosse tardi per la sua nanna, gli ho detto di venire nel lettone con me e ho iniziato a leggergli questo libro che abbiamo preso in prestito in biblioteca.

Non so che dirvi, è La fuga del Rio Lobo di Juan Marsé, Mondadori Junior, ed è proprio insulso, oltre che scritto in modo poco attraente.

L'idea in sé di personificare il fiume è carina, interessante, ma l'incipit "In un tempo e in un paese non tanto lontani, tutti i fiumi erano morti avvelenati. Tutti tranne uno. Era un vecchio fiume..............abbandonato a se stesso in un luogo lontano." poi non trova riscontro nella storia: non si capisce perchè tutti i fiumi fossero morti avvelenati, non c'è nesso con il resto del racconto.

In seguito il fatto che la famiglia del protagonista fosse tecnologia e video-dipendente non viene approfondito, non ha un gran valore nella storia...insomma, non è mai bello fare recensioni negative, ma il mio spassionato consiglio, in questo caso, è....LASCIATE PERDERE!

Juan Marsé
La fuga del Rio Lobo
Mondadori Junior

lunedì 3 dicembre 2012

La Corona dell'Avvento

Domenica 2 dicembre, la prima domenica dell'Avvento, il nostro calendario dell'avvento conteneva un messaggio (oltre a due caramelle): fai la corona dell'Avvento.

Dalle nostra parti si usa la corona dell'Avvento, che è una corona di forma circolare, in generale decorata con pigne, aghi di pino e palline colorate, e con 4 grossi ceri: uno per ognuna delle 4 settimane dell'Avvento.
La prima candela, candela della speranza o del profeta, ci ricorda che molti secoli prima della nascita di Gesù alcuni uomini saggi, poi chiamati profeti, predissero la sua venuta sulla terra.
La seconda candela, candela di Betlemme, o della chiamata alla salvezza,  ricorda a tutti la piccola città in cui ebbe luogo il prodigio della nascita di Gesù.
La terza candela, candela dei Pastori, o della Gioia, ricorda a tutti che furono i pastori i primi ad adorare il bambinello e a portare la novella della sua nascita.
La quarta candela,  candela degli Angeli,  o dell'Amore, onora gli angeli e il fatto che furono loro a portare la novella della nascita di Gesù all'umanità.

domenica 2 dicembre 2012

Il Grinch o How the Grinch stole Christmas del Dr. Seuss

Scritto negli Stati Uniti nel 1957, il libro del Dr. Seuss è, come molti dei suoi libri, più che mai attuale, un vero precursore dei tempi come in The Lorax.


Il Grinch è uno degli strani esserini creati dalla fantasia del Dr. Seuss, e questo particolare essere, come tutti i suoi concittadini, vive all'interno di un fiocco di neve, dove si trova una città completa di piazze, strade, case e abitanti, la città di Chinonso, abitata dai Nonsochi.

Il Grinch detesta il Natale che la città si prepara a festeggiare con una moltitudine di doni, pranzi natalizi, decori, e, soprattutto, cosa che il Grinch odia ancor più, con aria di festa e allegria: campane, cori, gente che si tiene per mano e canta le carole natalizie.

Ma questa volta non si farà sfuggire l'occasione di rubare il Natale, rovinando al festa a tutti sottraendo doni, decorazioni e pranzi già pronti nelle ghiacciaie domestiche.

Brevemente, l'operazione-Natale del Grinch fallisce perchè, con suo enorme stupore, nonostante abbia rubato tutto dalla prima all'ultima casa del villaggio, la mattina di Natale le campane suonano a festa, la gente in allegria e in compagnia canta le carole natalizie e festeggia comunque.

E il Grinch capisce che il Natale non è fatto di doni e addobbi e pranzi, gli si allarga il cuore e si riempie della magia del Natale che cala su di lui come su Chinonso.

Direi che è un libro straordinario, come molti dei libri del Dr.Seuss: in rima, con una fantasia sfrenata che gli fa creare personaggi bizzarri, nomi ancor più bizzarri, scioglilingua e disegni intriganti (tutti in nero e rosso questa volta), trascina i bambini e non solo nel vero significato del Natale e nella sua magia.

Il linguaggio è reso molto bene dai traduttori, nonostante la difficoltà del tradurre libri così complessi e pieni di fantasiose invenzioni linguistiche, i disegni sono gli originali dell'autore, che, come spesso, ha precorso i tempi, quando ancora il Natale non era forse ancora così consumistico come oggi.

Then the Grinch thought of something he hadn't before
What if Christmas, he thought,
doesn't come from a store
What if Christmas - perhaps - means a bit more.
The Grinch's small heart grew three sizes that day.
Dr. Seuss
Il Grinch
Junior Mondadori
Traduzione di Fiamma Izzo e Ilva Tron